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“Vado allo stadio con oltre 2h e mezza di anticipo, mettendomi in fila per accedere in curva B inferiore. Una fila assurda, con un gate soltanto aperto e steward di una lentezza inenarrabile. Risultato: gente ultra ammassata, caldo asfissiante e rabbia da parte di molti tifosi. Ma non finisce qui: entrato con anche 5 minuti di ritardo (e mi è andata di lusso), a stento trovo un posto a sedere…motivo? I settori inferiori di curva A e distinti erano chiusi, portando di conseguenza le persone ad acquistare tagliandi solo per la B inferiore e creando così una maxi assembramento sia all’interno che all’esterno, senza contare tutti quei tifosi con mascherina sotto al mento. Sono sconvolto! Alla faccia delle norme anti-covid. Spero che questa situazione non si ripeta. Volevo godermi una serata con mio padre allo stadio sperando nel rispetto delle norme…me ne sono pentito amaramente convinto che avrebbero preso misure corrette scaglionando nei vari settori ed invece due settori chiusi e tutti ammassati in uno solo“. Questa la denuncia di un tifoso del Napoli, ieri allo stadio Maradona per seguire la prima di campionato degli azzurri contro il Venezia, resa pubblica dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
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Il consigliere annuncia azioni: “Davvero assurdo. Abbiamo inviato una nota al Comune, al Calcio Napoli e alla Questura per chiedere chiarimenti – dichiara Borrelli – su cosa non abbia funzionato nell’organizzazione dei dispositivi di sicurezza. Limitare la capienza dello stadio e consentire l’accesso solo a chi avesse esibito il green pass sono paradossi se poi si è permesso che avesse luogo una simile situazione di assembramenti. Chiediamo – conclude – che ci vengano fornite le spiegazioni di tali scelte organizzative e che venga assicurata la massima sicurezza per le prossime partite casalinghe altrimenti, se non può essere garantito un alto livello di sicurezza, gli stadi vanno chiusi nuovamente”.
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