Inizia l’avventura di Luciano Spalletti alla guida del Napoli e la prima conferenza stampa, dopo peraltro mesi di silenzio imposto da De Laurentiis a Gattuso fino alla disfatta contro il Verona, è già un must. Il tecnico di Certaldo sogna in grande ma vuole tenere tutti coi piedi per terra: “Il Napoli è una squadra forte e non vedo l’ora di entrarci dentro per vedere quanto ne è consapevole. Di questo mi renderò conto strada facendo. A questa squadra non ho mai tolto gli occhi di dosso. Mi piace, mi assomiglia ma bisogna andarci dentro. Napoli completa il mio tour dell’anima. Ho allenato nella città eterna, a San Pietroburgo nella città degli zar e a Milano, la città dell’industria. A Napoli sono orgoglioso di venirci perché è il campo dove ha giocato Diego, è la città di San Gennaro, dove calcio e miracoli sono la stessa cosa”.
Spalletti traccia la strada ed è quella dei risultati: “Non c’è altra strada che i risultati. Quello che dai ai tifosi del Napoli loro te lo ridanno con gli interessi. Mi piace lo slogan ‘Sarò con te’, perché è un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare nelle squadre. Ma questa è una mano che ti tende la città e che noi dovremo stringere forte. Dobbiamo dimostrare di meritare di vestire questa maglia, è la squadra della città”.
E su Insigne: “Sarebbe meglio prima parlare con lui. Con Insigne ho parlato per telefono per i complimenti per un gol in Nazionale e gli ho detto che vorrei fare il percorso con lui al mio fianco. Poi ci sono altre situazioni che andremo ad analizzare quando torna. Complimenti a lui e a Di Lorenzo, Europeo fatto in modo spettacolare. Insigne ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica. Di Lorenzo è un giocatore completo, forte fisicamente e che si adatta a fare tutto. E fa tutto in maniera di grande qualità. Complimenti anche alla Nazionale, a Mancini per la squadra che ha allestito perché è abbastanza visibile che assomiglia a una squadra più che a una selezione. Io sono convinto che molti allenamenti sono fatti per fare gol e per fare un calcio offensivo. Nell’ultima partita non si poteva fare altrimenti. Si sono adattati agli avversari”. Per l’ex Roma e Inter tra le altre l’obiettivo è quello di farsi ricordare: “Io ho tutto, mi sveglio sempre in forma. Io e la mia squadra vorremmo diventare persone ricordate dalla città. Nel calcio devi essere bravo a fare tutto. Il 4-2-3-1 è la base poi sono i giocatori che fanno la differenza”, conclude parlando del modulo.