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Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia di Napoli-Sassuolo, sfida valevole per la trentacinquesima giornata del campionato di Serie A 2021/2022. Il match è in programma domani (sabato 30 aprile) alle ore 15:00. Questa l’analisi del tecnico dei partenopei: “Le certezze della settimana sono quelle tracciate dal presidente. In questo caso ha dimostrato tanta sensibilità . Ha voluto unire tutte le componenti e rafforzarle. Secondo me è stata la cosa giusta fare. E’ stato presente agli allenamenti. E’ venuto a rendersi conto del momento attuale. Ripartiamo da questo gruppo unito e compatto, che vuole raggiungere un obiettivo comune che è quello della Champions. Non abbiamo parlato di futuro. Vogliamo solo fare bene in queste ultime quattro partite visto ciò che è successo ad Empoli”.
Sul proprio futuro: “Se ne parlo il mio è la partita di domani. Sul futuro della mia professione è quello di un altro anno di contratto ed io voglio rimanere a fare l’allenatore del Napoli. Ho firmato un contratto di due anni e mi sento benissimo in questo ruolo. Ripeto però il mio futuro immediato è la partita successiva e le ultime quattro partite di campionato. In che senso come sto? Non capisco. Io non sono contento dell’ultimo risultato e dell’atteggiamento della squadra. Non è contento nessun componente della società . E’ chiaro che eravamo stati bravi a creare delle chanche importanti e non siamo stati in grado di sfruttarla. Noi però dobbiamo fare zoom-out. Se si fa un grafico aggiornato di tutta la stagione io ci sto benissimo in questo risultato qui. Il nostro obiettivo era la Champions e a quattro giornate dalla fine siamo lì per poterla conquistare”.
Obiettivo ripartire dopo il pasticcio di Empoli: “Io mi aspetto che la squadra abbia una reazione corretta. Quei dieci minuti di Empoli costano tanto. Abbiamo analizzato tutte le situazioni e gli errori tecnici commessi. Quando succedono queste cose riguardiamo tutto, preparo delle clip da far vedere ai giocatori per capire quello che non bisogna ripetere. Poi è ovvio che ogni anno bisogna creare quelle manfrine che si tirano fuori sempre. In venticinque anni che faccio l’allenatore ho sempre assistito a cose del genere. Qui però non è successo nulla del genere. Noi facciamo le cose con grande professionalità ed attenzione. Il presidente è venuto a darci una mano e siamo contenti. Noi vogliamo vincere la partita di domani”.
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Ad un certo punto anche Spalletti ha pensato ad un obiettivo maggiore però: “Anche io mi sono ingolosito sullo Scudetto. La squadra in alcuni momenti ha fatto vedere di giocare un calcio fantastico e sembrava molto matura. Era il momento di spingere sul gas e di rendere partecipativa la squadra sul fatto che si potesse fare. Poi per tanti motivi non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo perso qualche punto per strada che poteva essere portato a casa. Adeguiamoci alla realtà ed accettiamo il risultato non esasperando però la delusione facendo oscurare che siamo in piena lotta per la Champions dalla prima partita. Quello era il nostro obiettivo. Abbiamo messo determinate squadre di livello fuori dal condominio. Parliamo dei fatti nella maniera corretta. La delusione di non aver partecipato fino in fondo alla lotta Scudetto dispiace a tutti”.
Su Mertens ed Ohsimen: “La coppia la valuto positivamente. Sono problematici per le difese avversarie. Sono anche io un tifoso di Mertens in quanto calciatore ma essendo l’allenatore devo pensare ad un equilibrio di squadra. Ha altre caratteristiche e quindi dobbiamo essere bravi ad essere equilibrati non prendendo ripartenze avversarie. Possono sempre giocare insieme, anche domani. Sarà tosta perchè il Sassuolo gioca benissimo a calcio. Se riusciranno a tenere palla per noi sarà complicatissimo”. Il tecnico non crede per niente ad un disamore del popolo napoletano: “Prevendita per domani andata male? Il nostro rapporto con i tifosi non cambia assolutamente. Da tutte le parti che ti giri riesci a percepire delle sensazioni che da altre parti non percepisci. Hanno sempre una reazione da tifosi dispiaciuti perchè troppo innamorati della maglia del Napoli. Vogliono dargli un sostegno. Se poi lo vogliamo tradurre per forza in un momento difficile come è stato riportato facciamolo. Io mi auguro sempre di trovarmi di fronte a tifosi del genere. Lo spero anche per le mie esperienze future”.
Su Meret: “Sta come tutti quelli che commettono un errore. Anche io ho commesso un errore chiedendogli sempre di giocare palla con i piedi. Secondo me il portiere se non lo è già diventerà un giocatore di movimento. Il portiere deve costruire o comunque iniziare l’azione. Ormai tutte le squadre fanno tutte allo stesso modo. Ti vengono addosso. Hai bisogno della collaborazione del portiere per uscire da questa morsa. E’ una condizione che si allena. Nel migliorare questo ci sta poter sbagliare qualche palla. E’ un errore di tutti: suo, mio e anche di qualche compagno di squadra che poteva avvicinarsi di più. Sta lavorando nella maniera corretta. Per la formazione farò le mie valutazioni. Demme? Sta bene ed è convocato. E’ dentro le possibilità di essere scelto. Sa fare più cose ed è un professionista eccezionale. Ha qualità facili da individuare. Può giocare sia davanti alla difesa ma sa adattarsi anche ad altre zone. Spesso si ritrova anche più avanti. E’ disponibile al sacrificio”.
Su Di Lorenzo: “E’ mancato tanto. Va sempre alla ricerca di cose nuove. La soluzione la trova da solo quando gioca. E’ un leader taciturno. Avercelo è differente. Domani bisogna valutare bene anche se Zanoli ha fatto vedere di essere un calciatore vero. Chiaramente ha bisogno di un po’ d’esperienza in più. Oggi Di Lorenzo è andato bene ma dovrà scegliere lui. Deve sentirsi tranquillo di poterci stare. Per il momento non è come prima che gli succedesse”. Spalletti ha chiuso così, con un paio di frasi ad effetto: “Per il momento dobbiamo fare un passo per volta. Stringiamoci attorno al nostro obiettivo. Ora questa convocazione Champions vale più di prima. E’ il momento di parlare solo di questo sapendo che domani sarà durissima se non giochiamo nel modo corretto. Dobbiamo vincere per montare su quel pullman che porta al torneo più bello del mondo”.
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