Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia del match che il suo Napoli giocherà allo Stadio Luigi Ferraris di Genova contro la Sampdoria nell’ultima giornata di Serie A.
Il Napoli non è padrone del suo destino visto che anche vincendo dovrà vedere il risultato della Roma per vedere quale sarà la posizione in classifica al termine del campionato: “Abbiamo l’obbligo di crederci, dobbiamo fare una partita seria e prendere i punti. Poi vedremo l’altro risultato, non ci sono molte possibilità ma dobbiamo provarci. Troviamo una squadra che stimo molto, un allenatore forte, una società che s’è mossa benissimo, facendo una squadra forte con elementi di prospettiva. E’ una squadra organizzatissima, quindi non sarà facile”.
La Sampdoria è un avversario insidioso e l’allenatore della squadra partenopea lo sa bene: “E’ un’ottima squadra, ha giocatori forti e di prospettiva, è organizzata, quindi può mettere in difficoltà chiunque. Noi dobbiamo crescere come mentalità, quindi è un banco di prova, perchè se vuole farà una grande partita anche nella situazione nostra di domani”.
Secondo Sarri la squadra proverà anche ad aiutare Mertens a raggiungere il titolo di capocannoniere ma bisognerà prima pensare a vincere il match: “La squadra deve prima aiutare se stessa, il resto arriva di conseguenza. Se facciamo una grande partita Mertens avrà le opportunità”.
Insigne ed Albiol hanno parlato del sogno scudetto in settimana e il tecnico conferma di come sia importante questa mentalità in vista della prossima stagione: “Entrambi hanno parlato di un sogno, mi fa piacere perchè porterà grandi motivazioni, a Dimaro dovremo pensare solo a trovare la condizione”. Ci sarà un incontro con Aurelio De Laurentiis in vista del prossimo anno?“Può darsi, sono affari interni. Se succede va bene, altrimenti è uguale perchè c’è un ds che può incontrarlo”.
Parole di lode, da parte di Maurizio Sarri, anche per Francesco Totti che giocherà domenica 28 maggio la sua ultima partita in maglia giallorossa: “Si parla di un talento tra i più puri d’Europa. Mai visto uno che spalle alla porta ti mette in porta il compagno, è un suo marchio di fabbrica, ha fatto anche l’attaccante in una parte della sua carriera. Un fuoriclasse assoluto, non c’è altro che alzarsi in piedi e applaudire“.
Il tecnico si sofferma anche sulla differenza di rigori concessi alla sua squadra e alla Roma, 14 contro 6 per i giallorossi: “Non so se incideranno, sono 8 rigori in più, qualcuno ininfluente, altri hanno portato punti. Bisognerebbe sindacare episodio per episodio, ma mi sembra illogico. La Roma è con noi la squadra che gioca più palloni in area, è meno comprensibile il nostro dato sui rigori, ma se andiamo su episodi può darsi sia giusto, ma statisticamente è difficile..”
Qualche parola anche sul lavoro fatto con Higuain, prima: “Il record di gol in serie A arriva perchè Gonzalo è un fuoriclasse, c’è solo da tirare fuori il potenziale”. E per Dries Mertens cresciuto molto in questa stagione: “Giocatore fenomenale, se sta facendo bene solo ora è un limite nostro, ce ne siamo accorti con qualche anno di ritardo. Dopo un mese era già un attaccante centrale nato, abbiamo sbagliato tutti, me compreso, che lo ritenevamo un fenomeno a partita in corso”.
L’oscar di questa stagione secondo Sarri va “Al gruppo che s’è messo in discussione, non ha mai traballato dopo sconfitte e disavventure”.