Si è chiuso da poco il girone d’andata ed in casa Napoli è tempo di fare i primi bilanci della stagione. Una stagione da 53 punti in 28 partite, fra campionato e Champions, per gli azzurri fino a questo momento; un ruolino di marcia comunque più che positivo, che trova riscontro anche nel nostro pagellone di metà annata. Scopriamo insieme tutti i voti della rosa partenopea.
Meret 7
L’infortunio lo ha tenuto lontano dal campo per un po’, ma quando è arrivato ha dato la sensazione di essere il portiere del futuro. Ha esibito personalità, riflessi e attenzione: se mostrerà anche continuità di rendimento nel girone di ritorno, il voto finale sarà ben più alto.
Ospina 6.5
Il rapporto tiri subiti-parate fatte non è eccezionale, ma più per merito degli offendenti che per colpa sua. Tanti buoni interventi, a conferma della fama da portiere internazionale, nessun miracolo e nessuna grande sbavatura.
Karnezis 6
Gioca poco, quando lo fa però non si distingue in negativo. Il suo livello di prestazione non è così inferiore a quello dei colleghi, ma di portiere ne può giocare solo uno e se lui è diventato la terza scelta un motivo ci sarà.
Hysaj 6.5
Una garanzia, lì sulla destra: pochi errori in fase difensiva ed un adattamento ben riuscito ad una manovra che ora gli chiede qualche sovrapposizione in su. I grandi colpi non fanno parte del suo repertorio, ma resta sempre affidabile.
Malcuit 6.5
Una piacevole sorpresa: non gioca tanto, ma quando chiamato in causa esibisce buone doti atletiche e tecniche. È un giocatore diverso rispetto ad Hysaj, un’alternativa magari da affinare difensivamente – anche se l’applicazione, da parte sua, c’è – ma che garantisce più fantasia. Il 2019 sarà il suo anno?
Albiol 7
Gli anni passano ma lui continua ad essere un difensore di spessore, abituato a giocare lontano dalla porta senza abbassare il proprio rendimento. Sulle sue doti Ancelotti può puntare sempre.
Koulibaly 8
Il migliore: domina difensivamente praticamente tutti gli avversari, abbinando un nuovo raffinatissimo senso tattico alle già strepitose capacità fisiche. Di fatto insuperabile, c’è solo da sperare che il caos legato alla gara con l’Inter non lo condizioni.
Maksimovic 6.5
Il valore alt(issim)o degli altri centrali lo ha costretto ad un impiego fuori ruolo con risultati buoni: da terzino la sua presenza è uno sbocco sicuro per i disimpegni, ma tante volte soffre la velocità degli esterni avversari. In ogni caso un’arma sotto il profilo tattico.
Luperto s.v.
Si è trovato in prima squadra per fare da tappabuchi, a causa delle condizioni di Chiriches e Ghoulam. Per ora bene, ma per elaborare un giudizio più completo bisognerà vederlo più spesso in campo.
Mario Rui 6.5
Mette la sua tecnica scolastica ma efficace al servizio della causa, spingendo molto di più dei colleghi che occupano l’altra corsia. In generale è ok, ma spesso va in debito d’ossigeno nella fase difensiva.
Ghoulam 6.5
Finalmente! Lo abbiamo visto poco, ma per ora non sembra essere calato. C’è grande attesa per vedere se riuscirà a ritrovare il ritmo infernale che gli aveva fatto conquistare tanti consensi nei cuori dei tifosi: ad oggi, ci sta riuscendo.
Callejon 7
Allontanato dalla porta gli manca il gol, ma come al solito trova un’altra maniera per diventare fondamentale. Lo diventa negli assist, lo rimane nelle corse all’indietro sempre puntuali. Trenino, instancabile e costantemente utile.
Verdi s.v.
Cinque sole presenze, con un gol ed un assist a testimoniare che le qualità ci sono, ma per ora sono tenute a freno dagli infortuni. Aveva iniziato bene, poi è diventato un mistero. Riuscirà a riscattarsi? La concorrenza di sicuro è tosta…
Fabiàn Ruiz 7
Trova sempre la posizione e la postura giusta per ricevere il pallone e rendersi pericoloso, con l’ausilio di un sinistro che disegna traiettorie a tratti magiche. Giocatore vero, duttile e finora molto convincente. Un grande acquisto.
Allan 7.5
Da Sarri ad Ancelotti lui è rimasto sempre lo stesso, un pitbull che dà fastidio a tutti gli avversari che portano palla. Con la sfera fra i piedi inoltre, aiutato anche da un sistema che gli offre molte linee di passaggio, sta diventando sempre di più una certezza. Fra i migliori del campionato.
Hamsik 6.5
Il nome ci suggerirebbe di chiedere qualche gol o assist, ma tutto sommato ormai è diventato un metodista a tutti gli effetti e bisogna vederlo in chiave diversa. Aiuta la fase di possesso e recupera palloni, quello di cui c’è bisogno.
Rog 6.5
Poche presenze, ma tantissima voglia di fare. Non sarà raffinato tecnicamente come qualche altro prodotto della scuola croata, però è un valido backup di Allan come tenacia e concretezza. Sarà utile, col triplo impegno, forse anche di più di quanto lo è stato fino ad oggi.
Diawara 5.5
Non si vede molto, mette in campo un po’ di sostanza ma nulla di trascendentale. Forse una partenza a gennaio, per lui, è la soluzione migliore: a Napoli c’è poco spazio ed ogni errore pesa tanto. Una condizione non felice, per un classe 1997.
Zielinski 7
La doppietta al Milan ad inizio anno faceva sperare nel suo definitivo salto di qualità: il suo livello in realtà è rimasto il solito, cioè alto ma un po’ discontinuo. Deve riuscire a tenere la luce accesa più spesso (e magari anche a fare qualche gol in più).
Ounas 6.5
Gioca in un ruolo dove c’è tantissima concorrenza e di fatto lo si vede col contagocce. Eppure colleziona un paio di gol, uno bellissimo, e delle giocate a ricordarci che il talento c’è.
Younes s.v.
Tanto caos per portarlo al San Paolo in estate, finora non corrisposto nel minutaggio. Limitato da problemi fisici, il tedesco sta facendo fatica e forse anche per lui un prestito non sarebbe una pessima idea.
Mertens 7.5
Da quando fa la punta i suoi numeri sono pazzeschi: quest’anno si sta confermando un attaccante di livello, che sa risolvere anche situazioni ingarbugliate, pur muovendosi in maniera differente rispetto a come faceva con Sarri.
Insigne 7.5
È il vero leader tecnico di questa squadra, ma ha qualche neo di troppo nei big match fino a questo momento. Contro Juve, Inter e Roma al ritorno sarà atteso per fare molto di più, in linea con quanto le sue qualità gli permetterebbero. Per il resto, ormai è cosa nota che è fortissimo, anche in una veste in cui non lo conoscevamo, da seconda punta.
Milik 7.5
È il capocannoniere della squadra, mai un brutto status per un centravanti. Magari non ruba l’occhio, ma sta trovando il gol con grande frequenza e comunque si fa sempre trovare disponibile anche nella manovra, meno dei due compagni appena citati ma di più rispetto ad altri colleghi.
Ancelotti 7.5
Gestisce bene la rosa, il turn over e l’ambiente. Girone di andata da incorniciare e inferiore solo ad una Juventus mai così dominante negli ultimi anni.