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Napoli, non è solo sfortuna: contro un Genoa inarrestabile altra sconfitta che sa di bocciatura

Gennaro Gattuso, Napoli 2019-2020 - Foto Antonio Fraioli

E’ de profundis Napoli a Marassi. Ci sono delle attenuanti per la squadra di Gattuso, tra sfortuna, Covid e infortuni, ma l’1-2 del Ferraris fa sì che i partenopei si presentino al ritorno di Coppa Italia contro l’Atalanta e alla supersfida di campionato con la Juventus decisamente nel peggiore dei modi: una sconfitta, la seconda in tre partite in Serie A, la seconda in trasferta di fila, scopre il velo su tutte le debolezze di una squadra che ha tanta ricchezza e qualità, ma che non riesce a mettere in pratica tutto il bagaglio tecnico a disposizione, prigioniera di un gioco che fa dei passaggi filtranti e dell’accerchiamento un mantra che si scontra con la realtà dei fatti. In questo momento la solidità del Genoa, la cattiveria e la capacità di sfruttare spazi e occasioni dei ragazzi di Ballardini, fa la differenza, come l’aveva fatta a Verona. Non va dimenticato, però, come la squadra azzurra abbia dovuto fare i conti con una serie incredibile di assenze: a cominciare da Mertens ai box per infortunio, passando per Koulibaly e Ghoulam fermati dal Covid-19 e lo stesso Fabian Ruiz che si sta riprendendo ora dal virus. Ma quelli che sono scesi in campo, non si può nascondere, sono comunque in grado di poter battere i liguri. Almeno sulla carta.

E’ vero, il Grifone è tra le squadre – se non la squadra – più in forma del campionato. Il tecnico romagnolo ha ribaltato l’ambiente in un batter di ciglia e i padroni di casa anche contro una squadra più forte sono riusciti a replicare quanto di buono fatto a partire dal cambio in panchina. Lo stato da libidine dei rossoblu, però, non può giustificare del tutto una nuova sconfitta di un Napoli sempre meno convinto di quello che fa. Gattuso parlerà di veleno, di mancanza di cattiveria, prendendosi probabilmente le responsabilità: la verità, però, è che il copione è sempre lo stesso. Errori individuali, scarsa capacità di reagire alle difficoltà, un bel gioco che però non si concretizza in palle nel sacco. E così Pandev, il grande ex, può sfruttare i pasticci difensivi di Maksimovic e Manolas per segnare una doppietta meravigliosa. Nel finale Politano – uno di quelli che sta trascinando questa squadra nonostante alcune difficoltà – prova a riaprirla, ma non basta.

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