[the_ad id=”445341″]
La Lazio ritrova altra autostima battendo 2-1 l’Udinese in Friuli. Il Napoli invece smarrisce anche quelle poche certezze che si era costruita in questa prima parte di stagione, naufragando in trasferta (dove fin qui era stata la quarta migliore del campionato) sul campo del Torino di Juric che vince 3-0 in 11 contro 10. Giornata da dimenticare per i partenopei che perdono anche l’esordiente Mazzocchi, espulso tre minuti dopo l’ingresso in campo. La squadra azzurra non subiva tre sconfitte consecutive fuori casa da febbraio 2021. Un rendimento che inizia a sovrapporsi a quello da incubo in casa, dove Kvaratskhelia e compagni hanno fatto meglio solamente di Sassuolo, Udinese, Verona, Salernitana, Empoli. L’avvio di gioco offre ritmi alti e una discreta serie di occasioni. La prima per il grande ex, Duvan Zapata che arriva al tiro ma sbatte su Gollini. Ci prova anche Vlasic, ma il suo destro termina a lato. Il Napoli risponde con un colpo di testa di Rrahmani, ma Milinkovic-Savic blocca senza problemi. Al 21′ Vlasic ha un’altra occasione, ma calcia alto. Quattro minuti dopo invece serve un super Milinkovic-Savic per negare il gol a Raspadori.
Ancora una chance per l’ex Sassuolo: Cajuste serve in profondità l’azzurro, ma la sua conclusione è potente e imprecisa. Dopo un salvataggio di Mario Rui, il Toro sblocca il risultato al 43′. Sugli sviluppi di un calcio piazzato di Ilic, Zapata addomestica involontariamente un pallone per Sanabria che col mancino batte Gollini in uscita. All’intervallo Mazzarri si gioca la carta Mazzocchi. Ma il debutto dell’ex Salernitana dura tre minuti: l’esterno entra durissimo su Lazaro con la gamba alta sulla coscia dell’avversario. Mariani prima estrae il giallo, poi, richiamato dal VAR, estrae il rosso. In superiorità numerica il Toro dilaga. Al 52′ Vlasic stoppa al limite e lascia partire un sinistro imprendibile per Gollini. Al 65′ il palo e Gollini salvano i partenopei, ma un minuto dopo arriva il tris firmato Alessandro Buongiorno che di testa da angolo manda la palla all’incrocio. Sotto gli occhi di Antonio Conte, presente sugli spalti, Walter Mazzarri vede traballare la sua panchina. Il Napoli resta a quota 28 puntiDal 2007, anno del ritorno in A, la squadra partenopea ha fatto peggio solo due volte nel girone di andata: 2007-08 e 2019-20. A -1 ora c’è un Torino che prova ad affacciarsi nei piani alti della classifica.
Piani alti consolidati invece per la Lazio che batte l’Udinese 2-1 e si porta a -3 dalla Fiorentina quarta in classifica. Cioffi conferma Okoye tra i pali a svantaggio di Silvestri, mentre sulla sinistra a sorpresa c’è Masina e non Kamara al posto dell’acciaccato Zemura. Sul fronte offensivo Pereyra agisce a supporto dell’unica punta Lorenzo Lucca, che ha segnato in tutte le ultime tre apparizioni casalinghe e spera di arrivare a quattro come Antonio Di Natale nel 2014. Sarri cambia un solo elemento rispetto all’undici che ha battuto il Frosinone: fuori Felipe Anderson, dentro Gustav Isaksen. Ed è proprio l’esterno danese all’11’ a guadagnare il calcio di punizione che Luca Pellegrini sfrutta al meglio: l’esterno biancoceleste sorprende Okoye sul suo palo e festeggia il suo primo gol in Serie A. La Lazio sblocca il risultato e gestisce. Il primo tempo è più fisico che tecnico. Tanti duelli conclusi senza un vincitore chiaro, ma di fatto Provedel va negli spogliatoi senza una parata.
All’intervallo Sarri spende un doppio cambio: fuori Kamada e Isaksen, dentro Vecino e Felipe Anderson. La prima occasione però è dei friulani, con Pereyra che ha la palla dell’1-1 ma il suo destro è troppo tenero e Gila può allontanare. La rete del pareggio è rinviata al 59′, quando Walace devia in modo provvidenziale un calcio di punizione di Lovric. La Lazio però reagisce e lo fa con i due cambi. E come spesso accade, a risolvere i problemi a Sarri è Matias Vecino che, su assist di Anderson, si inserisce di forza in area e batte Okoye in diagonale. Tre punti preziosi a pochi giorni dal derby di Coppa Italia. Sarri deve valutare le condizioni di Isaksen e Zaccagni, usciti malconci, oltre che di Luis Alberto e Immobile, oggi assenti. La nota positiva però è il ritorno in campo di Alessio Romagnoli, che prenota la maglia dal 1′ nella stracittadina.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]