Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli
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“Il campionato è ancora tutto da giocare, ci sono delle squadre fortissime che sono allo stesso livello nostro, dipenderà da molti fattori. Loro possono essere più forti di noi, ma la vedo difficile che siano più motivati. Non so se basterà, ma la nostra chance noi ce la vogliamo giocare. Chi sta meglio non lo so, lo dirà la partita, noi per quanto mi riguarda stiamo al meglio possibile, siamo al top per giocarla“. Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Milan al Maradona. “La mia squadra è composta da professionisti che devono rendere conto alla città di Napoli. Anche se stanno zitti, dentro brucia tantissimo, un po’ come il Vesuvio – ha detto – Stesso discorso per il nostro pubblico. La differenza la fanno i giocatori, sono ragazzi con qualità importanti. Se pronuncio la parola Scudetto? La posso pronunciare sempre, vogliamo giocarci le nostre chance”.
Spalletti applaude la crescita dei singoli, a partire da Osimhen: “Victor andava troppo sugli avversari, ci sbatteva, ora c’è un miglioramento da parte sua, alcune cose devi portarle dietro ed altre lasciarle perché non fanno bene. Lui ha messo da parte certe cose. Poi le reazioni nevrotiche non ne vedo più, la squadra ragiona e accetta ciò che è imposto ed aspetta il momento giusto per invertire la situazione. E’ un segno di maturità della squadra”. E sul Milan: “Oltre alle giocate, all’intuito al talento, c’è bisogno di riempire la partita con più impatto fisico. Pioli allena una squadra forte, ha caratteristiche basate sull’uscita corta alternata a quella lunga, ogni tanto riportano palla dal portiere e lui la mette alle spalle della linea difensiva dove ci sono giocatori velocissimi, un po’ quello che facciamo noi con Osimhen. Dobbiamo stare attenti, alternare un po’ tutte le qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno, non è solo essere ordinati e stretti, ma anche sapersi allungare ed aprire e tirare queste sventagliate uno contro uno in giro con fisicità e corsa”.
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