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“Abbiamo fatto tutto noi, ci siamo puniti da soli e abbiamo creato. Ma c’è un dato di fatto: quando arriva la partita importante succede sempre qualcosa, dobbiamo alzare l’asticella anche su questo. Il responsabile sono io, non riesco a far interpretare le partite in un certo modo”. Questa l’analisi di Gennaro Gattuso dopo la sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Milan nell’ottava giornata di campionato.
“Ognuno di noi, io per primo, dobbiamo assumerci delle responsabilità: bisogna stare sul pezzo e giocare più seriamente, starci con la testa e non pensare che perdiamo sempre per sfortuna – prosegue il tecnico dei partenopei a Sky Sport – Vedo atteggiamenti che non mi piacciono, mi fanno stare male ed è per questo che bisogna aggiustare al più presto possibile questo aspetto. Non dobbiamo pensare all’io ma al ‘noi’, pensare con una testa sola“.
Fatale per il Napoli una doppietta di Ibrahimovic. “Il Milan crede fortemente in lui, è più forte ora che dieci anni fa. Secondo me non è la squadra più forte, anche noi abbiamo avuto occasioni ma dobbiamo fare lo step della mentalità. Bisogna dirsi le cose in faccia, tante volte vogliamo fare i professori e non basta giocare bene a pallone – sottolinea – non posso accettare che la mia squadra nei momenti di difficoltà non giochi col coltello tra i denti. Il contatto tra Ibra e Koulibaly? In televisione pareva un pugno di Tyson, al Var hanno giudicato che non è fallo e non voglio parlarne. Anche questa cosa di lamentarsi non va bene”, conclude Gattuso.
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