Serie A

Napoli, Manna: “Juventus costruita per vincere, noi abbiamo entusiasmo”

Giovanni Manna
Giovanni Manna - Foto Nicolò Campo/IPA Sport

“Juventus-Napoli? Mi auguro di vedere una gran bella partita tra due grandi squadre. Noi siamo in un periodo positivo, abbiamo fatto tre vittorie. È parte di un percorso, frutto del lavoro quotidiano. Affrontiamo una squadra che è costruita storicamente per vincere, ce l’hanno nel DNA. C’è grande entusiasmo, coesione nell’ambiente: troveremo una squadra forte, che ha appena vinto bene e meritatamente in Champions League. Dobbiamo essere attenti, concentrati e lavorare. Sappiamo che è la tappa di un percorso”. Lo ha detto il direttore sportivo del Napoli, ex Juventus, Giovanni Manna, alla vigilia della sfida tra queste due big del campionato, in un’intervista a Radio CRC: “Ho visto la partita della Juventus in Champions, insieme agli altri match. Vedere questo torneo per noi è complicato, perché non siamo contenti di non partecipare. Lavoriamo per far sì che questo accada l’anno prossimo.Storicamente la Juve è costruita per vincere. Noi dobbiamo essere concentrati solo su noi stessi e lavorare partita dopo partita. Sappiamo il nostro obiettivo e che abbiamo bisogno di tempo per tornare in alto. Arriviamo da un campionato complicato, ma abbiamo i presupposti per competere con le altre e cercare di arrivare in Champions, come abbiamo sempre detto”. 

E sul calciomercato: “È stato un mercato un po’ complicato, perché viziato dalla condizione di Osimhen ed altre uscite per poter finanziare le nostre entrate. Grazie alla lungimiranza del presidente siamo riusciti ad arrivare comunque agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Speriamo che il campo ci dia ragione. La situazione di Victor ci ha condizionato. Lui stesso ha espresso la volontà di non giocare più per il Napoli e di voler andare via: non ci sono state le condizioni inizialmente per far sì che questo trasferimento avvenisse. Ma ci mancava un attaccante diverso per caratteristiche che coniugasse le esigenze tecniche nostre e dell’allenatore. Da qui l’accelerata sul trasferimento di Romelu. Osimhen in Turchia? stata un’opportunità, il mercato era chiuso in Europa. Loro si sono approcciati a noi appena finita la nostra sessione estiva. Non eravamo apertissimi all’inizio, perché si erano presentate delle situazioni analoghe lungo il mercato, ma né noi né Victor volevamo un prestito. Poi parlando con il calciatore siamo riusciti a trovare una quadra e la soluzione è stata appagante per tutti. È chiaro che noi avremmo voluto venderlo, ma non è stato possibile”. 

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