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“La nostra rosa è di un certo livello. Già nelle prime partite era fuori Mertens a causa dell’operazione, a centrocampo erano in pochi per tre partite e abbiamo fatto comunque ciò che volevamo. Da queste risposte si darà un’impronta al cammino che vogliamo fare, ma noi non dobbiamo dimostrare niente. Non dobbiamo innervosirci, dobbiamo lavorare ogni giorno in maniera seria, essere superiori e non farci condizionare”. Con queste parole l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Serie A contro la Lazio.
Il tecnico ha poi ricordato Diego Armando Maradona a un anno dalla sua morte: “E’ sempre nei pensieri dei calciatori, ci sono calciatori che vorrebbero ripercorrerne la grandezza anche nelle canzoni che cantano. Durante una cena in ritiro venute fuori anche le canzoni di Diego.Non importa capire se è stato un buon esempio o meno, se è stato il più grande numero 10, ma ciò che è fondamentale è il vuoto che ha lasciato, lo smarrimento totale che non si era mai visto nella storia del calcio. E’ stato il più grande di tutti, ci ho giocato una volta contro e ricordo benissimo cosa creò come difficoltà. La grandezza è come faceva sentire gli altri, quanto li faceva diventare grandi”.
“Lo Spartak deride la mia mancata stretta di mano? In Russia ci sono persone vere che hanno un comportamento serio. Ci sono società serie, e poi c’è lo Spartak che può fare ciò che gli pare ed è diverso dalle altre – ha detto Spalletti -. Le offese si fanno di persona e non dai tweet o nelle conferenze. Si fa come si ho fatto io, di persona, ma interessa ad alcuni per dire che sono nervoso o altro, mentre ad altri non interessa a nessuno che i giocatori dell’Inter mi hanno abbracciato alla fine mentre tutti dicono che s’è fatta confusione nello spogliatoio”.
Su Insigne e Fabian: “Ci saranno, hanno svolto l’intera seduta in gruppo e sono pronti per partire dall’inizio. Osimhen? E’ un giocatore unico e completo, deve migliorare e raffinare la tecnica, ma ha tutte le altre caratteristiche. E’ difficile trovarne altri come lui. Mertens tecnicamente e nel posizionamento non sbaglia, ma se deve fare uno strappo di 70 metri o saltare di testa e tenere palla è diverso. Se gli capita una palla e tira però la mette dove vuole. Si perdono delle caratteristiche, se ne prendono altri, ma conta essere al top per ciò che abbiamo in campo. Petagna ne ha altre ancora, siamo assortiti bene, per ora si lavora correttamente restando tranquilli”.
Su Sarri: “Avversario difficile. Tiene la squadra corta, con la ragnatela di passaggi stretti, la percezione di dove si può far male. Loro stanno bene per come si sono mostrati in settimana. Sarà una partita vera e di alto livello”.
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