“In questo momento Felipe Anderson non è sereno e ho preferito farlo lavorare a parte. Non sarà convocato per Napoli. Una punizione? No, è una scelta tecnica. Lui sa cosa deve fare, deve avere un altro atteggiamento: quando lo farà tornerà a farci vincere le partite”. Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi spiega così l’esclusione di Felipe Anderson dalla partita di domani contro il Napoli. “Lui è un patrimonio della società, l’ho sempre tutelato come tutti i miei giocatori – ha aggiunto l’allenatore biancoceleste in conferenza stampa a Formello – Negli ultimi giorni sono state dette cose inesatte: quando si perde è normale che ci siano dei malumori, Felipe contro il Genoa non è entrato come doveva ma la nostra sconfitta è colpa di tutti, me compreso”.
“È giusto analizzare e porsi delle domande sulla sconfitta subita contro il Genoa, ma da qui a dire che la Lazio è in crisi ce ne passa: in fondo a Milano abbiamo perso per un gol segnato con la mano. Dobbiamo essere bravi e lucidi nell’analizzare le cose. Al San Paolo vogliamo giocare la nostra partita contro una squadra che occupa meritatamente il primo posto in classifica – ha spiegato Inzaghi in conferenza stampa a Formello – Il Napoli gioca il miglior calcio d’Europa: servirà una partita sopra le righe, tutti i calciatori dovranno essere al 150%. La gara dell’andata? Giocammo un ottimo primo tempo prima degli infortuni: al San Paolo dovremo avere l’intensità e l’attenzione di quel match. Il modulo? Sarà sempre lo stesso che ci ha dato risultati incredibili”. Inzaghi ha poi ammesso che l’eventuale assenza di Mertens “sarebbe un vantaggio” e infine ha detto la sua sulla lotta scudetto tra Napoli e Juventus: “Sono due squadre che hanno fatto qualcosa di incredibile, finora hanno raccolto 59 e 60 punti su 69 – ha sottolineato l’allenatore della Lazio – Sono formazioni molto organizzate, arriveranno vicine, vedremo come finirà”.