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Napoli-Juventus, un anno dopo il 5-1: certezze smarrite e urgenza di punti

L’ultima volta che Napoli e Juventus si sono affrontate al ‘Maradona’ finì con un 5-1 che da un lato certificò la sensazione di star vivendo un’annata magica e dall’altra acuì la delusione per una stagione sotto le aspettative. Un anno dopo la grande differenza è che le deluse sono due e non più una, ma solo una parte ha cambiato ben tre tecnici in una sola annata. A Francesco Calzona il compito di mettere in ordine un Napoli che non vince due partite consecutive in campionato dallo scorso settembre, quando Osimhen e compagni superarono Udinese prima e Lecce poi. Da quel momento il Napoli non è più riuscito a collezionare sei punti in due gare di fila in Serie A, ma proverà a farlo stasera (ore 20:45) contro la Juventus, dopo lo splendido 6-1 inflitto al Sassuolo al Mapei Stadium. In palio ci sono tre punti pesanti. Con l’Inter ormai lontana, la Juventus cercherà di blindare almeno il secondo posto e di lasciare il Milan a -4, mentre il Napoli deve rispondere alle concorrenti in lotta per la Champions (il Bologna quarto è a +8). Calzona sembra orientato a non confermare in blocco l’11 di Reggio Emilia. Anzi, dovrebbero esserci due cambi in difesa. Juan Jesus ha un piede più garbato di Ostigard e potrebbe spuntarla al fianco di Rrahmani, nonostante la brutta svista del brasiliano a Cagliari. A sinistra invece possibile riposo per Mario Rui, con Olivera che prenota un posto. Non si cambia invece davanti. Spazio ad Anguissa, Lobotka e Traoré, a supporto di Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.

Discorso diverso per la Juventus, che deve fare i conti con l’emergenza a centrocampo. Rabiot e McKennie sono indisponibili e Allegri sembra intenzionato a schierare Cambiaso e Alcaraz come interni, con Weah e Kostic sulle fasce, confermando Locatelli in regia. In difesa tocca a Gatti, Bremer e Rugani, mentre in attacco Chiesa è recuperato ed è in vantaggio su Yildiz. L’unico intoccabile è Dusan Vlahovic, il miglior realizzatore nel 2024 nei top 5 campionati europei con nove reti in sette match. È lui l’unica certezza di una Juventus che ha smarrito quella solidità proverbiale che aveva caratterizzato la prima parte di stagione. La squadra di Massimiliano Allegri ha subito gol in tutte le ultime cinque partite di campionato e non fa peggio dal periodo tra aprile e maggio 2022 (otto gare in quel caso). Un segnale allarmante per una Juventus costruita su clean sheet e compattezza.

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