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Napoli spietato, schiacciasassi, vincente. Inter stanca, costretta al turn over, ingenua. Al ‘Maradona’ la squadra campione d’Italia batte 3-1 la finalista di Champions League, ma è una sintesi fin troppo semplicistica di un match che ha comunque messo in evidenza l’attitudine al sacrificio degli uomini di Inzaghi, capaci di recuperare sotto di un uomo dal 42′. Lukaku risponde ad Anguissa, ma alla fine l’eurogol di Di Lorenzo e il tris di Gaetano regalano l’ennesima vittoria alla formazione di Spalletti. Un successo che ha un sapore speciale, perché con questo risultato contro i nerazzurri (vittoriosi all’andata), il Napoli può dire di aver battuto tutte e 19 le squadre del campionato per la prima volta nella sua storia (in passato due volte si era fermata a 18).Â
Alle porte delle due finali, Inzaghi è quasi costretto a ricorrere al turn over. D’altronde la lunghezza della rosa lo permette e l’11 sceso in campo al ‘Maradona’ è di quelli competitivi. Onana in porta, con D’Ambrosio, de Vrij e Bastoni davanti a lui. Panchina per Acerbi, Darmian, Dumfries e Dimarco. Bellanova e Gosens presidiano le fasce, mentre a centrocampo, senza l’infortunato Mkhitaryan, c’è la chance per Asllani in cabina di regia, al fianco di Barella e Gagliardini, con Brozovic e Calhanoglu inizialmente fuori. Lukaku e Correa partono dal 1′, con Lautaro e Dzeko pronti a subentrare. Il Napoli invece inizia con la formazione migliore e l’approccio alla gara sorride ai partenopei per occasioni create (9 tiri contro 3) e dominio territoriale (66% del possesso). Al 23′ l’Inter rischia anche di complicare ulteriormente il suo compito: Gagliardini – già ammonito – stende Kvaratskhelia, ma l’arbitro Marinelli lo grazia. Al 41′ però il centrocampista commette un altro fallo su Anguissa e stavolta il direttore di gara non può far altro che estrarre il rosso.
Ad inizio ripresa il Napoli prova subito a spingere forte. Calcio d’angolo di Zielinski, Di Lorenzo calcia di prima intenzione ma Onana risponde presente e devia in angolo. Nel giro di dieci minuti sale in cattedra Anguissa. Prima sventa un gol con un gran recupero su Gosens dopo una rapida ripartenza di Bellanova. Poi al 66′ firma il gol dell’1-0 con una girata di destro da posizione centralissima in area. Nel finale i ritmi si accendono e l’Inter – con gli ingressi di Brozovic, Lautaro, Dimarco – cambia marcia. Dumfries sfiora il gol di testa, ma poco dopo Simeone si vede annullare un gol per un contrasto giudicato irregolare tra Zielinski e D’Ambrosio. All’82’ arriva il gol nerazzurro: Dimarco crossa, Lukaku ruba il tempo a Juan Jesus e deposita in rete. Solo un’illusione perché l’ultimo big match della stagione dei campioni d’Italia offre l’occasione per la rete più bella di capitan Giovanni Di Lorenzo. Gran tiro col mancino dalla distanza e palla sotto l’incrocio, niente da fare per Onana. E alla fine c’è spazio anche per il tris di Gaetano, scuola Napoli, simbolo di un club che ora può pensare davvero al futuro. Anche senza Spalletti.
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