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E’ un Napoli inarrestabile e anche da record a Cremona. Con il poker servito a una Cremonese ottima ma che nel finale viene punita per disattenzioni e qualità dei subentranti azzurri, in un colpo solo la squadra di Luciano Spalletti si porta da sola al primo posto, raggiungendo quota 23 e confermando l’imbattibilità, ma non solo. C’è l’ottava vittoria consecutiva tra tutte le competizioni, record assoluto del club (con Sarri c’erano state otto vittorie di fila in campionato ma nel mezzo il ko con lo Shakhtar in Champions).
E, ciliegina sulla torta, entra nel club ristretto di chi ha segnato almeno 3.500 gol in Serie A, diventando la settima squadra a riuscirci (3.502 in tutto con le due reti nel recupero). Insomma, solo belle notizie dallo Zini, anzi no: si è fatto male Rrahmani e potrebbe essere un’assenza pesante in un ottobre forse persino decisvo per le ambizioni di questa squadra.
Una squadra che oggi ha dovuto soffrire, e non poco. Perché la Cremonese non merita affatto la classifica che ha, è una squadra parecchio coraggiosa e con le idee chiare, ma che paga ancora una volta inesperienza ed errori. Ma è da sottolineare come fino al 76′ la partita era indubbiamente in grande equilibrio e con i lombardi capaci di mettere in difficoltà di continuo gli ospiti. Ci pensano i subentrati, la vera forza di questo gruppo che non ha un solo tenore, anche se Kvaratshkelia è il leader occulto con un rigore procurato, un assist e tante giocate seppur senza gol.
Quello decisivo, però, è di super Cholito Simeone, fenomenale nello stacco di testa e nell’entrare a partita in corso. Media gol invidiabile la sua, e allora il Napoli può viaggiare ancora a vele gonfissime verso traguardi che da quelle parti non si possono certo nominare. D’altro canto, la squadra di Alvini è agli antipodi, ultima e senza vittorie, ma continuando così può rientrare in corsa per la salvezza.
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