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Mattia Grassani è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Si Gonfia la Rete’ su Radio Crc. Il legale del Napoli si è espresso di nuovo sull’ammutinamento dei calciatori azzurri nel novembre del 2019: “Il ricorso di Allan? Il tribunale del lavoro di Napoli ha certificato che quanto riportato, in merito alla multa, è tutto dimostrato e vero. Per questo ha respinto il ricorso. La domanda di Allan era nullità del lodo arbitrale, passando dai 170 mila a 0, e alla fine sono rimasti i 170 mila. Quella sera dentro lo spogliatoio ci furono comportamenti del tutto inappropriati. Quello di Allan il più grave di tutti. Quello che emerso nell’arbitrato, in maniera approfondita dopo molti testimoni, è che c’è una spaccata insubordinazione collettiva capeggiata da Allan”.
“Si fece portatore di una carica aggressiva e violenta contro il vice presidente Edo De Laurentiis. Il tribunale ha certificato che l’obiettivo di Allan era caricare fisicamente il vicepresidente. Venne fermato dal direttore Giuntoli. C’è quella frase, veramente volgare e grave, che disprezza la società: “Devi dire a tuo padre che i 100 mila euro ve li potete mettere a quel posto”. Non perderemo un giorno per agire. Il calciatore ha fatto sapere che quella cifra difficilmente la vorrà pagare. Siamo pronti a partire per Dubai. Se ci sarà qualcosa da pignorare non ci fermeremo. Perché atteggiamenti come questi vanno perseguiti altrimenti questi personaggi non capiranno mai cosa sia il rispetto e il riconoscimento di chi ti ha dato tanto. La società si attiverà per pignorare tutto ciò che è riconducibile ad Allan”.
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