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Il Napoli si gode Kvicha Kvaratskhelia. L’impatto del georgiano è stato devastante in Serie A (tre gol in cinque partite) e in Champions League (un assist contro il Liverpool). Cristiano Giuntoli, intervistato dal Corriere dello Sport, svela i retroscena dell’operazione che ha portato l’attaccante classe 2001 a vestire la maglia azzurra. “La prima volta che ho visto Khvicha in un video eravamo nel cuore del lockdown. Lui avrà avuto diciannove anni, ma già bravo con i piedi. C’era ancora Rino (Gattuso ndr) e ci piacque subito, ricordo che chiamammo Kaladze per saperne di più. Aveva fatto un passaggio al Lokomotiv Mosca, senza stupire, ma al Rubin Kazan stava andando meglio”, spiega il direttore sportivo partenopeo. E rivela: “Ci chiesero trenta milioni, chiudemmo i contatti prima ancora di iniziare una trattativa. Eravamo dietro a Osimhen, non potevamo puntare tanto su un ragazzo. Però mi rimase in testa. Quando a febbraio scoppiò il conflitto in Ucraina, lui tornò in Georgia alla Dinamo Batumi. Ci fiondammo lì con il contratto. Abbiamo chiuso per dieci milioni. Siamo stati più veloci di Juventus, Roma e Real Sociedad”.
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