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E’ fuga per la vittoria. Il Napoli sogna in grande e dopo la vittoria di Salerno si è accomodato sul divano per vedere cosa avrebbero fatto le rivali. La Juventus, al di là del -15 in classifica, ha pareggiato con l’Atalanta, anch’essa dunque rallentata, ma è dall’inizio della settimana che arrivano le notizie migliori per gli azzurri nel loro cammino verso il terzo scudetto. Sconfitta clamorosa in casa dell’Inter, che pure arrivava in grande spolvero dopo la vittoria in Supercoppa, sconfitta più prevedibile per un Milan in crisi nerissima che viene schiantato dalla Lazio (che come la Roma entra in zona Champions). I rossoneri restano secondi, ma scivolano addirittura a meno dodici.
Ed è un distacco storico per la Serie A, visto che mai da quando esiste il campionato dopo il girone di andata vi era stato un distacco così pesante. Fin qui, il record apparteneva a un altro campionato che poi si concluse con penalizzazioni in classifica, quello del 2005-2006 con la Juventus avanti di dieci punti rispetto alla seconda che quella volta era l’Inter, alla quale fu assegnato lo scudetto. Nei decenni prima, ovviamente, con i due punti a vittoria inarrivabili queste cifre.
La squadra di Spalletti, però, adesso riscrive la storia: +12 al giro di boa, un tesoretto che fa stare tranquilli anche i più scaramantici dei tifosi. Ci si potrà permettere di perdere persino quattro partite, a patto che le altre le vincano tutte, cosa per nulla scontata visto il rendimento. E allora, il rischio per la Serie A è che si torni agli anni di dominio di una squadra dopo tre stagioni combattute: per un decennio è stata la Juve, questo è il momento del Napoli, senza però abbassare la guardia. Spalletti sa cosa vuol dire.
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