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Vincere aiuta a vincere. Nel caso del Napoli e della Serie A, vincere aiuta anche a scoraggiare le altre a fare lo stesso. Spalletti è pronto all’esame Spezia per far sì che la lotta Scudetto continui a sembrare una fuga solitaria. Si può rimontare? Il Napoli ha 13 punti di vantaggio sull’Inter seconda. Proprio i nerazzurri nel 2009-10, dalla ventunesima giornata, si fecero recuperare 11 punti dalla Roma (che poi subì il contro sorpasso a tre dalla fine). Quello fu il campionato con la quota Scudetto più bassa dell’era dei tre punti a vittoria (82) e l’Inter perse strada in campionato nel cammino ricco di impegni del Triplete. Quello attuale invece vede i partenopei (impegnati ‘solo’ in Champions) viaggiare a medie record: sono 2.65 i punti di media a match in questo campionato (la migliore dei primi cinque campionati europei 2022/23). Se Osimhen e compagni mantenessero questo trend, la proiezione di classifica andrebbe oltre i 100 punti nelle 38 giornate, come solo la Juventus di Conte nel 2013/14 (102 punti) è riuscita a fare nella storia. L’altro primato – quello relativo al distacco dalla seconda – invece appartiene all’Inter che nel 2006-07, in pieno post calciopoli, riuscì a distanziare la Roma di Spalletti di 22 punti. Luciano sogna record ma soprattutto il primo Scudetto. Gli ingredienti sono quelli giusti. Il solito gioco spumeggiante e i singoli di qualità, la panchina da sfruttare nei momenti chiave (19 gol nell’ultima mezz’ora), la solidità difensiva (24 clean sheet dall’arrivo di Spalletti). Ora il Napoli vuole battere lo Spezia al Picco e godersi da spettatore in fuga il derby tra Milan e Inter, che di conseguenze tirerà fuori dalla corsa (ammesso che ne esista una) Inzaghi o Pioli. Il Milan deve fare punti per non sprofondare nella crisi di gioco e risultati. I rossoneri hanno smarrito la loro identità, faticano a segnare e subiscono tanto. Sono 18 i gol presi nel gennaio 2023 da Tonali e compagni, mentre l’Inter ha la miglior difesa casalinga del campionato (5). I derby, si sa, sono una partita a parte. Al Milan però serve un’impresa per risollevare la testa nel momento più difficile. Serve qualcosa in più invece per tenere vivo il campionato.
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