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Il Napoli aspetta di conoscere, oltre che il futuro prossimo del campionato, anche quello della preparazione estiva, della prossima stagione e del ritiro precampionato, che di solito si svolge nel mese di luglio a Dimaro, in Trentino. Il capo delle operazioni del Napoli, Alessandro Formisano, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss proprio in merito a questo: “Il lavoro è diminuito per alcuni aspetti ma è cresciuto per altri. Ci sono le manutenzioni che si svolgono regolarmente per i campi del San Paolo e di Castelvolturno: il programma di manutenzione per tutta l’impiantistica va avanti anche se al momento è chiusa. Io credo che questa strana situazione che viviamo tutti ha consentito di ottimizzare certi processi, lavorando a distanza, ci sta dando per il futuro delle chiavi di lettura. Il ritiro estivo? Ci sono tante attività che sono ripensate in questa fase e che vanno riprogrammate. Il ritiro è fondamentale sul piano tecnico, mi auguro che presto avremo chiarezza sul calendario a disposizione”. Inoltre, Formisano ha spiegato che la volontà del club partenopeo è quella di scendere in campo per la solidarietà : “Non anticipo nulla, ma abbiamo lavorato con lo staff, l’avallo del presidente e tante aziende sponsor per una importante attività che presenteremo domani o al massimo giovedì, per sentirci vicini a famiglie bisognose del territorio, in modo da non lasciare dietro nessuno”.
Formisano ha voluto chiarire anche la situazione sul rimborso dei biglietti per la partita di ritorno in trasferta contro il Barcellona in Champions League, che è saltata a causa dell’emergenza del COVID-19: “La data ultima era il 3 aprile, ieri abbiamo contattato Ticketone che sta procedendo alla creazione dell’anagrafica. I numeri sono importanti perché siamo oltre il 60-70% di richieste di rimborso, contiamo entro questa settimana di programmare lo storno. Entro venerdì pubblicheremo delle date certe che ci devono essere fornite da Ticketone”. Per quanto riguarda l’idea di una mascherina anti-Covid19 da poter utilizzare nella seconda fase di uscita dall’isolamento, ha concluso: “Quando capiremo se in Italia esistono delle aziende che possono fornire del materiale, lo andremo a valutare. La logica sarà quella della diffusione di un prodotto che nelle prossime settimane farà parte del nostro guardaroba. L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato dei processi in deroga, per una diffusione capillare a costi contenuti”.
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