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Appunta tutto, scrive e studia. Giovanni Simeone in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana tra il suo Napoli e la Fiorentina ha confermato di aver continuato a tenere gli appunti nel suo block notes. “Un modo per crescere come persona e calciatore”, ha detto. E non è un caso che l’argentino alla vigilia del match da dentro o fuori abbia toccato subito il nodo cruciale: “Dobbiamo togliere ai viola il possesso palla”. Questione fondamentale, perché a Riyadh il pass per la finale (contro Inter o Lazio) è in palio tra le due squadre che nella Serie A 2023/24 hanno fatto registrare il possesso palla medio maggiore (59.5% il Napoli, 58.2% la Fiorentina). Nell’ultimo turno Napoli e Fiorentina hanno faticato. La prima ha vinto all’ultimo respiro contro la Salernitana. La seconda si è accontentata di un 2-2 casalingo contro l’Udinese che non è certo un toccasana per le ambizioni Champions. Ad accomunare le due semifinaliste di Supercoppa è anche il dato preciso di possesso palla nell’ultimo impegno di campionato: 70% spaccato per entrambe. Ora la sfida verte inevitabilmente su chi avrà la palla. E su chi mostrerà un approccio più aggressivo nel tentativo di aggiudicarsi il pallino del gioco. Anche quello sul pressing d’altronde è un dato che sorride a Napoli e Fiorentina, che sono tra le squadre che contano più recuperi offensivi (180 i viola, 175 gli Azzurri).
Una sfida nella sfida tutta in novanta minuti. L’alternativa sono i calci di rigore. Le due squadre si sono affrontate cinque volte in una sfida a eliminazione diretta o andata/ritorno: nei precedenti i partenopei hanno avuto la meglio quattro volte, mentre la Fiorentina è passata nella più recente (5-2 nella Coppa Italia 2021/22). L’emergenza a centrocampo sembra essersi affievolita per Mazzarri, che ha ammesso di aver provato soluzioni alternative a gara in corso. Intanto, Zielinski e Cajuste si sono allenati in gruppo e sono recuperati. Sicuro di una maglia è Lobotka. Sul fronte d’attacco è ballottaggio tra Simeone e Raspadori, con Politano e Kvaratskhelia ai lati. Poi Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa. Pochi dubbi per Vincenzo Italiano che sembra orientato a schierare la difesa a tre con Martinez Quarta, Milenkovic e Ranieri. Poi il volto nuovo Faraoni a destra, con Biraghi sulla fascia opposta. Quindi Arthur e Duncan a supporto di Ikonè, Bonaventura e Beltran. Cambiano i moduli, ma non l’identità di gioco. Vale per entrambe, anche se la sfida per la palla può sorridere ad una sola delle dominatrici del possesso.
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