Napoli contro Lazio, atto secondo in tre giorni: ma dalla Coppa Italia al campionato cambia tutto. Undici undicesimi per Antonio Conte, che giovedì ha tentato una mossa abbastanza rivedibile, quella di dar spazio in blocco alle seconde linee, e che per forza di cose non ha funzionato contro una squadra come quella biancoceleste di certo più avanti nelle rotazioni, già da inizio stagione per una chiara volontà di Baroni. E cambia anche il teatro di questo scontro: dall’Olimpico ci si sposta al Maradona e gli azzurri, per difendere il primo posto in classifica, devono vincere in casa e vendicare così l’uscita quasi autoinflitta in un certo qual modo dalla coppa nazionale.
Il Napoli non sta convincendo dal punto di vista delle prestazioni, ma con i suoi titolari ha una solidità davvero invidiabile e che mette quasi paura alle rivali per il modo in cui le sblocca e poi le porta dalla propria parte, quasi per inerzia. Proprio quello che si richiede a chi punta allo scudetto, parola che però proprio non va giù al mister leccese, che anche dopo l’uscita dalla Coppa Italia ha trovato il modo per polemizzare in tal senso. Favorita o no, con 24 settimane e 24 partite da giocare, praticamente meno della metà rispetto a Inter e Juventus, non si può certo dire che il calendario sia particolarmente stressante per i partenopei, che ora giocano per un solo obiettivo e hanno la grande chance di puntare tutte le proprie fiches sulla Serie A. Ma lo scontro con la Lazio è subito una grande cartina di tornasole per la squadra che sta guardando tutti dall’alto e che non vuole però tutte le luci addosso.
Quelle che non teme Baroni, che ha plasmato una grande Lazio. Reduce però dallo scivolone di Parma e ora nuovamente impegnata in trasferta, dopo la vittoria casalinga in Coppa Italia. Sarà tutto un altro Napoli e i biancocelesti lo sanno, così come sanno che se c’è qualcosa da migliorare è la tenuta difensiva fuori casa, visto che a Roma va tutto per il verso giusto. Davanti rivedremo Castellanos, poi la mediana sarà rinforzata, e Dia vuole riprendersi il posto da sottopunta. Noslin e Pedro, scatenati in Coppa Italia, non vogliono poi restare a guardare e in ogni caso gli ingressi dalla panchina potranno fare la differenza.