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Napoli e Inter, la testa è altrove: tra il futuro di Spalletti e due finali da giocare

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti, Napoli - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Tra il futuro di Spalletti e due finali da giocare, per Napoli e Inter la testa è altrove. Ma la partita del Maradona resta importante per entrambe e non è, come potrebbe sembrare, un impiccio sul finale di stagione ben diverso delle due squadre. Per i partenopei, la festa è iniziata da settimane ed è destinata a durare a lungo: lo scudetto è storico, ma è ancora da assaporare per altre tre settimane fino alla festa del 4 giugno. Per cui, bisogna vincere ancora, dominare i nerazzurri che invece avevano vinto all’andata, e soprattutto c’è da capire qualcosa in più sul futuro di Spalletti, grande ex di turno. Il popolo azzurro spera non diventi ex anche del Napoli, ma la situazione è un bel rebus: per il tecnico di Certaldo, è stato deciso già tutto a cena, il suo addio sembra vicino: la società per ora prende tempo, ma l’epilogo sembra chiaro.

L’altra faccia della medaglia è una squadra che in campionato è padrona del proprio destino in chiave prime quattro posizioni, e che può anche fare calcoli. Già, perché ci sono ben due finali da giocare, una pochi giorni dopo, quella di Coppa Italia contro la Fiorentina, l’altra a stagione conclusa, di quelle che fanno tremare i polsi, perché c’è in palio la Champions contro il City. E allora, è evidente che il turnover al Maradona è ben più di un’ipotesi e che le uniche due partite che contano siano slegate dalla Serie A, dove comunque il lavoro non è ancora completo e le avversarie sono Napoli, Atalanta e Torino. Guai a sottovalutare la situazione, perché il rischio è quello di aver sfiorato l’impresa per poi ritrovarsi invece a mani vuote. E allora, tra altri pensieri e distrazioni, c’è un Napoli-Inter che comunque può avere ancora il proprio perché. E vincere, si sa, aiuta a vincere.

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