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Napoli, dubbio modulo ed esame gol: a secco di reti in 7 delle ultime 10 gare di campionato

Walter Mazzarri Napoli
Walter Mazzarri - Foto Agostino Gemito/IPA Sport

Difesa a tre o a quattro per il Napoli? Walter Mazzarri, dopo l’esplosiva conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, non l’ha voluto svelare alla vigilia della sfida casalinga contro l’Hellas Verona. Uno snodo cruciale per un Napoli nono in classifica ma a soli quattro punti dal quarto posto occupato dall’Atalanta. Tutto è ancora aperto, ma contro gli scaligeri Mazzarri ha un solo risultato in un ‘Maradona’ che quest’anno è stato spesso e volentieri terra di conquista delle avversarie. Un punto solo separa il rendimento casalingo di Napoli (14) e Verona (13). Troppo poco per i partenopei, che ritrovano Kvaratskhelia e Simeone dalla squalifica, ma non ancora Victor Osimhen, impegnato in Coppa d’Africa (dalla quale è rientrato invece Anguissa). L’obiettivo è risolvere il problema del gol anche senza il bomber nigeriano. Il Napoli non ha trovato la via della rete in ben sette delle ultime dieci gare di campionato, tante volte quante nelle precedenti 59 partite di Serie A. Da inizio novembre, la squadra azzurra è quella che ha chiuso più incontri senza segnare nella competizione (sette, almeno tre più di qualsiasi altra squadra). Per Mazzarri è fondamentale tornare anche a “calciare da fuori area”, ma quello dei tiri non sembra essere un problema: il Napoli è infatti la squadra che ha tentato più conclusioni in questa Serie A. Sono 348 i tiri in 21 match, con una media di 16.6 a partita. Manca la capacità di trasformarli in rete, con una percentuale realizzativa pari a 8.6%, la più bassa nella prima metà della classifica. Al momento Mazzarri sembra orientato a schierare la difesa a 3. Spazio al 3-4-2-1, con Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus nel reparto arretrato. Poi Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Mario Rui, a supporto di Politano, Kvaratskhelia e Simeone. Di fronte un Verona rivoluzionato dal mercato, ma che ha dimostrato nelle ultime uscite di non esserne uscito indebolito. Prima la sconfitta di Roma con un secondo tempo più che convincente, poi il pareggio casalingo col Frosinone. Adesso Marco Baroni vuole altri miglioramenti. Spazio a Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal, Folorunsho, Duda, Tavsan, Suslov, Serdar e Noslin. Nomi nuovi e stessi principi nel bel mezzo di una lotta salvezza che incrocia il suo destino con la corsa Champions.

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