“Se Mazzarri è tornato significa che c’è stato un esonero. In questi casi si parla del fallimento dell’allenatore anche se, a mio avviso, il fallimento è di chi lo ha scelto. Scegliere un tecnico e, dopo soli due mesi, esonerarlo, sta a significare che si è sbagliata la strategia. Quella di Mazzarri è una scelta logica. Un allenatore che sa di calcio, che conosce l’ambiente e il presidente. Sul discorso, poi, che preferisca il 3-5-2 è un falso problema. Quando ti danno il patentino di allenatore non è certo in virtù di un modulo, ma finalizzato ad allenare. Per questo Walter si adatterà a quel che la squadra richiede. Con il cambio in panchina, inoltre, i calciatori dovranno resettare tutto. Ne escono molto più responsabilizzati e se fallissero ancora vorrebbe dire che il problema non è la guida tecnica”. Lo ha detto Delio Rossi, ex allenatore di Atalanta, Fiorentina e Lazio, intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. C’è spazio anche per un commento sul lavoro svolto fin qui da Luciano Spalletti come Ct azzurro: “Il lavoro da allenatore è diverso da quello di selezionatore. Più che fare l’allenatore, Luciano credo abbia bisogno di fare delle scelte giuste, soprattutto in considerazione del momento dei giocatori. Sotto questo punto di vista, Spalletti sta facendo bene – aggiunge Delio Rossi -. Un tecnico di carisma, anche se tutti siamo giudicati per i risultati. Italia che convince? Purtroppo, pur avendo vinto un Europeo, veniamo da due sessioni di Mondiali dove non ci siamo qualificati. Chiaramente, se non riuscissimo neanche a qualificarci per l’edizione tedesca sarebbe un grosso problema per il nostro movimento. La nostra selezione è superiore, ma se non riuscissimo a qualificarci dovremmo porci qualche domanda”.
Napoli, Delio Rossi: “Rudi Garcia? Il fallimento è di chi lo ha scelto”
Delio Rossi, Foggia - Foto LiveMedia/Antonio Moniaci