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“Il gioco del calcio andrebbe rivisitato. Abbiamo un intervallo di quindici minuti, i ragazzi a casa che giocano sulle piattaforme riprendono la partita al 46’? Io non credo, li stiamo perdendo tutti. Facciamo fare ancora televisione a gente di 50, 30, 20 anni fa”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nel corso dell’evento “Merger & Acquisition Summit. Le fusioni e le acquisizioni in Italia, i grandi investitori, le aree interessate e i protagonisti del settore”, organizzato dal Sole 24 Ore. Poi aggiunge: “Noi vendiamo i biglietti per lo stadio ai nostri tifosi tramite una piattaforma, ma la stessa cosa la dobbiamo fare per i nostri tifosi virtuali che sono ben più numerosi. Se Nielsen mi dice che il Napoli nel mondo ha 83 milioni di simpatizzanti, può essere che per una partita di grande cartello posso accogliere 30-40 milioni di biglietti virtuali, con una fatturabilità esponenziale mai avuta prima. Quindi perché dobbiamo andare da Sky dove fanno cinema e non nascono con il calcio, tant’è che stanno chiudendo in Germania, come stanno chiudendo in Italia. Il nostro amministratore delegato (De Siervo, l’ad della Lega ndr) mi diceva perché non ce la compriamo noi? Sono cose diverse, io sono abituato a fare i contenuti, non i contenitori“. Sulla pirateria: “Con Sky e Mediaset Premium avevamo 4,2 milioni di abbonati, oggi con Dazn, Tim e Sky siamo a 1,9 milioni: questo vuol dire che ne abbiamo persi 2,3 per strada. Come si recupera? Con una legge anti pirateria, altrimenti – osserva- puoi cambiare tutti i manager e tutti i fondi che vuoi, ma quelli quando vedono che non possono operare, scappano”. Sul tema delle violenze allo stadio: “Dobbiamo sanare il problema. C’è una frangia delinquenziale che va eliminata e bisogna farlo con un decreto legge. Oggi pomeriggio mi incontrerò con Piantedosi per discutere di questo problema”.
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