“Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis nel suo intervento alla tavola rotonda organizzata da Inpiù all’università Luiss di Roma, come riportato da Repubblica. Il tecnico francese resta in bilico dopo la sconfitta con la Fiorentina: “Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà”.
E sul casting estivo rivela: “Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi”.
E sulla diffidenza nel giocare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita: “I Paesi arabi devono regolarizzarsi nel rispetto delle donne e del lavoro. Quando uno parla di sport, che dovrebbe conciliare benessere e salute, se questo non avviene mi devo preoccupare”. Non solo: “Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di 120 giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti. Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto ‘ragionate’”.