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Il presidente del Napoli De Laurentiis ha parlato ai microfoni di DAZN, rilasciando una lunga intervista in onda nella sua versione integrale questo pomeriggio. Nell’anticipazione già diffusa, il numero uno del partenopeo si è soffermato sull’esonero di Ancelotti, sul no a Ibrahimovic e sulla stagione in corso. Partendo dalla prima tematica citata, De Laurentiis ha spiegato le motivazione della mancata riuscita del progetto tecnico con l’attuale allenatore del Real Madrid: “Ancelotti è un fuoriclasse che ha avuto solo la sfortuna di non essere simpatico ai tifosi napoletani. Non ha avuto la furbizia di rendersi tale e non è stato visto come uno dei nostri dalle curve”. Successivamente il presidente azzurro ha parlato del mancato arrivo a Napoli di Ibrahimovic, non voluto dall’allora tecnico Gattuso: “Avevamo già firmato tutto con Zlatan, l’accordo c’era. Poi venne esonerato Ancelotti e arrivò Gattuso. Mi chiamo e mi disse ‘si fidi di me, ma non abbiamo bisogno di Ibrahimovic’. E mi fidai”
Chiuso i capitoli passati, De Laurentiis ha concesso qualche battuta anche sulla stagione in corso del Napoli: “Ci siamo basati sull’ottimo inizio e poi siamo caduti tra Covid, Coppa D’Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti. Non credo poi ci sia stato un buco nero mentale. Certo il fattore psicologico è importante, ma non posso pensare che ci possa essere una mosca tsè tsè che improvvisamente crei un problema a 25-30 giocatori di altissimo livello, mi sembra assurdo”. A conclusione poi una dichiarazione su Luciano Spalletti: “L’ho scelto io a Gennaio 2021. Andai a Milano di nascosto a casa sua e gli feci firmare il biennale più un’opzione per il terzo anno a mio favore, che non voleva sottoscrivere ma poi l’ho convinto”. Sul futuro del tecnico ha poi aggiunto: “Facciamo un secolo e mezzo in due, quando e se vorrà andare via ci daremo la mano e non succederà nulla”.
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