Serie A

Napoli, Conte: “Lukaku è un bomber unico, da oggi sono più contento”

Antonio Conte Napoli
Antonio Conte, Napoli - Foto Danilo Gemito / IPA Sport / IPA

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, commenta la firma di Lukaku con il club partenopeo: “Ho visto che ora è ufficiale la firma di Romelu. Mi auguro di averlo presto in allenamento per farlo entrare in sintonia con il resto della squadra. Verrà con noi per il match con il Parma. E’ veloce e potente. Sa tenere la combinazione con i numeri 10 della squadra, sa attaccare gli spazi, per questo lo considero unico. E’ un ragazzo a posto, metto le mani nel fuoco per lui, sa che viene qui e le responsabilità che ha nei miei confronti e nei confronti dei napoletani. Da oggi sono più tranquillo e contento sull’attacco”.

Conte poi, durante la conferenza stampa in vista del match al Maradona contro il Parma, si sofferma sui tifosi: “Al tifoso napoletano chiedo di non lasciarsi solo trasportare dal risultato del momento, deve capire che si sta iniziando un lavoro di ricostruzione importante. Ora stiamo aggiungendo degli elementi alla squadra e vorremmo grande positività dai nostri tifosi”.

“Vivremo partite vittoriose come sul Bologna e altre meno esaltanti, l’importante è sapere che è iniziata una ricostruzione che ha un obiettivo, creando delle fondazioni solide che possano durare nel tempo per portare Napoli a essere contendente delle squadre top. Se il calciatore capisce di appartenere a qualcosa, darà sempre qualcosa in più in campo. Io da questa squadra in allenamento sono soddisfatto per l’impegno che danno tutti. Partiamo dalla difesa che è la base della solidità per una squadra che lo scorso anno ha subito 48 gol, perdendosi in una stagione con tre allenatori”, prosegue.

Il tecnico ha successivamente parlato dell’idolo di oggi Kvaratskhelia rapportato alla “divinità partenopea”, Diego Maradona: “Sono andato nella piazza di Maradona a Napoli, alle 23.30 con mia moglie, mia figlia e mio fratello. E’ stato un momento molto bello, si respira veramente in quel luogo un’aria particolare in un posto che è di culto. Ci tenevo ad andarci senza scorte e ho respirato un’aria incredibile di energia pazzesca che c’è lì. Kvara è un ragazzo per bene, che si allena in maniera professionale, con voglia di migliorarsi. Ha solo 23 anni, ha una vita per diventare un top player a 360 gradi. Ha margini di miglioramento notevoli e con questa soluzione tattica in campo cerco di dargli la maggiore imprevedibilità possibile, perché se lo metti nella stessa zona di campo per tutto il match l’avversario legge la posizione, raddoppiano e lo frenano. Lavoriamo così con lui, con Politano, Neres, Ngonge, con calciatori talentuosi cui va data maggiore imprevedibilità”.

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