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Potrebbe essere il momento sliding doors del campionato. Palla per Elmas, che la porta e la cede a Insigne, dietro per il mancino affilato di Fabian Ruiz che calcia a giro con la solita precisione e trova il sesto gol stagionale. Il più importante, perché vale la vetta della classifica per il Napoli che esce indenne dalla trasferta sul campo della Lazio al termine di un incredibile 1-2 per come si sviluppa. E ora non ci si può più nascondere: la lotta scudetto vede gli azzurri pienamente protagonisti, anche se neanche vincendole tutte avrebbero la certezza di laurearsi campioni in virtù di Bologna-Inter ancora da recuperare.
Ma coi nerazzurri che arrancano all’improvviso e il Milan con cui i partenopei condividono la vetta che stanno faticando con le piccole, a questo punto il grande sogno di un’intera città e di un popolo può avverarsi. Il pareggio a Cagliari a questo punto si può rivalutare in un modo diverso, la partita col Barcellona, stortissima con tanto di eliminazione, potrebbe quasi diventare un vantaggio per non avere distrazioni rispetto alle concorrenti ancora nelle coppe (Italia o Champions che sia). E domenica prossima c’è l’ennesima partita scudetto: Napoli-Milan può davvero decidere chi tra le due potrà proseguire, chi dovrà abdicare. O, con un pareggio, far contenti chi sta dietro.
All’Olimpico succede di tutto ed esce fuori tutto il carattere di una squadra capace di reagire alle sberle infrasettimanali. Con una vittoria dopo Barcellona in senso generale, con un gol al 94′ dopo averne subito un – bellissimo, di un Pedro sempre meraviglioso – all’89’. Vincere in casa di una Lazio che stava facendo bene in queste ultime giornate non era assolutamente facile, ma riuscirci può davvero dare una consapevolezza in più. E con un Insigne ritrovato e finalmente in forma, che va in gol e serve l’assist, tutto può essere più facile.
L’altra faccia della medaglia è Maurizio Sarri, l’ex di turno che in tre giorni è stato eliminato dall’Europa League e probabilmente dovrà dire addio alle poche speranze di qualificazione alla prossima Champions League. Il gap con la Juventus, che peraltro da molti è data anche in lotta per lo scudetto, è già tanto, c’è anche l’Atalanta di mezzo e la Roma che prova a rinvenire. La sconfitta forse è una punizione troppo severa, ma dimostra anche le solite leggerezze in fase difensiva e la poca capacità nella gestione dei momenti. Aver pareggiato all’89’ e perderla al 94′ fa malissimo. Resettare in vista delle ultime undici, con la consapevolezza che in caso di Europa League non tutto il lavoro fatto è da considerarsi perduto.
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