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Ci sono dolori sportivi che con gli anni assumono un significato del tutto diverso. Senza quel gol di Faraoni che estromise il Napoli dalla Champions nel 2021, De Laurentiis forse non si sarebbe rivolto a Luciano Spalletti e non avrebbe, almeno nell’immediato, aperto il ciclo Scudetto. Oggi il Verona torna al ‘Maradona’ con l’obiettivo dei punti salvezza. Il Napoli deve ripartire dopo la sconfitta di Milano ai quarti di Champions e allo stesso tempo deve preservare energie e forze fresche in vista della missione rimonta nel match di ritorno. Tra le due esigenze, si incastona la necessità turn over. Non una rivoluzione, ma una rotazione impostata su chi in Champions non ci sarà: Kim e Anguissa, entrambi squalificati in Europa. Si prepara Juan Jesus, che deve ritrovare campo e misure in vista dell’appuntamento contro i rossoneri. L’ex Roma non gioca titolare in campionato dall’8 gennaio e ora sarà chiamato a gestire uno tra Djuric e Gaich. Sulle fasce spazio a Di Lorenzo e Olivera, a supporto di Politano ed Elmas (o Lozano). Raspadori dovrebbe guidare il tridente. A centrocampo l’unica novità dovrebbe essere Demme al posto di Lobotka con Anguissa e Zielinski ai lati. Il Napoli – che ha perso due delle ultime tre partite casalinghe, stesso numero collezionato nelle precedenti 20 gare interne – cerca tre punti per avvicinare l’obiettivo Scudetto aritmetico. Di fronte un Hellas uscito sconfitto in tutte le 15 trasferte. Pochi calcoli per Zaffaroni che schiera Ngonge e Verdi. Duda e Tameze orchestreranno la manovra e cercheranno l’ampiezza di Faraoni e Depaoli, che prende il posto dell’infortunato Doig. A Dawidowicz, Hien e Ceccherini il compito di fermare il miglior attacco del campionato. Con una pedina in più: Victor Osimhen è convocato e dovrebbe partire dalla panchina. C’è voglia di vincere, ma i pensieri rivolti al Milan, inevitabilmente, sono parecchi.
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