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“Non trattiamo più con De Laurentiis, questo tempo è finito. Adesso il club deve pagare gli arretrati”: il comune fa la voce grossa nella vicenda che dura ormai da mesi sullo stadio San Paolo di Fuorigrotta, impianto che ospita le partite casalinghe del Napoli ma che è stato definito come “un cesso” dal presidente Aurelio De Laurentiis, indietro con le rate della domanda individuale (20.000 di contributo forfettario al comune più il 10% di ogni singolo incasso a partita) di due anni, in assenza di una convenzione tra comune e club.
L’assessore allo sport Ciro Borriello si è espresso in questo modo sull’annosa vicenda a Calcio Napoli 24 TV: “Il San Paolo è agibile in toto, questo è il primo chiarimento che bisogna fare. Esiste un regolamento del Comune, ci sono certe condizioni se si vuole giocare allo stadio San Paolo senza convenzione: un fisso più il 10% dell’incasso da versare. Ci sono regole e gli strumenti per far pagare, prima delle vie legali ci sono altri mezzi ed attività che vaglieremo”.
Borriello quindi nomina direttamente De Laurentiis e le sue parole da lui ritenute inaudite nei confronti del sindaco De Magistris e svela quanto il Napoli dovrà pagare per la sola partita di sabato contro il Milan: “Questa settimana manderemo il conto al Napoli, visto che ha giocato al San Paolo la gara contro il Milan. Stando alle regole la società dovrà versarci circa 150mila euro per la partita di sabato. Se poi non vorranno pagare allora vedremo come e quando coinvolgere i legali. Sul tema De Laurentiis non tornerò più, faremo semplicemente applicare le regole che ci sono. A Luglio ho assistito ad un attacco inaudito al sindaco di Napoli, che del tema De Laurentiis non se ne frega proprio, ma ripeto che al momento non voglio più parlare di questa questione”.