“Vincere e fare il gol era il modo migliore per festeggiare la targa per le 400 presenze ricevuta a inizio partita”. Così Lorenzo Insigne al termine della vittoria del suo Napoli per 2-0 contro il Cagliari. “Dobbiamo stare con i piedi per terra e lavorare perché la strada è ancora molto lunga. E’ un’emozione indescrivibile ricevere l’ovazione dei tifosi. E’ quello che ho sempre sognato e sto cercando di ripagare la loro fiducia con buone prestazioni”, ha detto a Dazn. Alla lettura delle formazioni, sul maxischermo è comparso per errore il numero 10 accanto al suo nome. “Il mio numero è il 24, la 10 non si tocca – prosegue -. E’ stata la maglia di una leggenda che ci ha portato sul tetto del mondo e ci ha fatto sognare. E’ una maglia che non si può toccare ed è giusto così. Se si lavora bene in settimana, ci si diverte. Lo scorso anno non siamo andati in Champions per un punto e fa ancora male. I tifosi ci aspettano molto da noi e noi dobbiamo ripagare la loro fiducia. Sarri e Spalletti sono due allenatori diversi. Noi cerchiamo di esprimere il gioco del mister. Sapeva che eravamo delusi dalla mancata Champions e ci sta tirando su con la sua esperienza”.