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Prima contro ultima, ma al ‘Maradona’ il volto di Napoli e Cremonese sarà radicalmente diverso da quello di capolista e fanalino di coda in campionato. Luciano Spalletti farà tanto turn over, Davide Ballardini invece all’esordio sulla panchina vorrà sperimentare e testare la qualità dei suoi uomini. Nelle prossime due gare il Napoli dovrà affrontare due squadre che hanno cambiato guida tecnica. Prima di pensare alla Salernitana (esonerato Nicola), però, c’è da sbrigare la pratica Cremonese agli ottavi di finale di Coppa Italia. E il pericolo numero 1 di una squadra ancora a secco di vittorie in campionato è proprio lui, Davide Ballardini, che in carriera si è seduto sulla panchina di otto club, tre dei quali in almeno tre diversi momenti (Cagliari, Palermo, Genoa). L’allenatore, classe 1964 di Ravenna, è tra i traghettatori più noti del nostro calcio. Non sempre raggiunge gli obiettivi, ma in corso d’opera sa dare la scossa ad un gruppo demoralizzato. Il 21 dicembre 2020, a seguito dell’esonero di Rolando Maran, torna per la quarta volta nel giro di un decennio, al Genoa. Due giorni dopo, al debutto, batte lo Spezia per 1-2 e regala tre punti ad una squadra che fino a quel momento ne aveva trovati sette. Poi strappa via punti a Lazio, Atalanta e proprio Napoli. Anche la terza esperienza rossoblù, dopo l’era Juric, del resto era iniziata con un altro inizio show: due vittorie col Crotone tra Serie A e Coppa Italia, pareggio casalingo con la Roma e successo esterno col Verona. Anche nel novembre 2015, dopo il ritorno al Palermo, Ballardini inizia con un pareggio 1-1 contro la Lazio.
Nell’aprile del 2016 torna a guidare la squadra al posto di Novellino e colleziona sei risultati utili consecutivi, togliendo punti a Fiorentina e Atalanta. Nel gennaio del 2014, in sostituzione di Pioli, il suo nuovo Bologna debutta con uno 0-0 con la Lazio e un 2-2 proprio contro il Napoli. Un anno prima, il 26 gennaio, aveva esordito per la seconda volta in carriera sulla panchina genoana pareggiando per 1-1 a Torino con la Juventus e ottenendo la prima vittoria contro la Lazio. Discorso diverso nel 2011 quando il suo terzo debutto col Cagliari termina con una sconfitta per 2-1 contro l’Inter. Un’eccezione in una storia di incarichi in corso e di debutti vincenti anche contro le big: la Roma ne fece le spese nel 2008 con un pesante 3-1 al Barbera. Ora c’è il Napoli dei record e dei sogni di Spalletti lungo la strada di una Cremonese che ha altre priorità rispetto alla Coppa Italia. L’impegno del ‘Maradona’ però può servire come crash test, per testare condizione, attitudine e spirito di alcuni giocatori. Assenti Radu, Ghiglione, Lochoshvili, Ferrari, Dessers, Ascacibar, Escalante, Chiriches e Acella. Ritorna invece a disposizione Vasquez. Anche il Napoli cambia e propone un ampio turn over: Bereszynski, Juan Jesus, Ostigard, Olivera, Ndombele, Demme, Elmas, Raspadori e Simeone i singoli pronti a prendersi la scena. Serve il loro entusiasmo contro uno dei migliori motivatori del nostro calcio.
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