Il Comune di Napoli ha annullato l’inaugurazione dello Stadio Diego Armando Maradona, dedicato al compianto Pibe de Oro, scomparso il 25 novembre 2020. L’evento era in programma per il 29 luglio prossimo, e nell’occasione sarebbe stata svelata una statua raffigurante proprio l’argentino. A fornire le motivazioni di tale scelta è proprio il Comune partenopeo, tramite un lungo comunicato.
“Sono anni che questa Amministrazione, prima con il conferimento della cittadinanza onoraria a Diego del 5 luglio 2017 e poi con l’intitolazione dello Stadio del 4 dicembre del 2020, pochissimi giorni dopo la sua tragica scomparsa, ha raccontato Maradona come un uomo, un campione che è riuscito con la sua classe ad unire milioni di persone”, ricorda l’assessore allo Sport Ciro Borriello. “Da giorni invece un evento per celebrare il suo ricordo è diventato motivo di divisione, contrapposizione e strumentalizzazione, anche politica. Che tristezza ed amarezza”.
Borriello elenca tutti i vari punti motivo di polemica nelle scorse ore: “Una targa nel suo stadio è diventata un problema “politico”, un motivo di risentimento. Colorare il prato con la scritta D1OS con centinaia di bambini è diventato un pericolo per il campionato della nostra squadra del cuore. Si è detto che sarebbe stato un evento elettorale, nulla di più falso. Si è letto addirittura di diffide, di battaglie legali per le statue, di un braccio di ferro con la società sportiva con la quale, invece, sin da giugno c’è stata una fitta e proficua interlocuzione con Alessandro Formisano e che certamente sarebbe stata in prima fila: ci mancherebbe!”.
“L’Amministrazione comunale è quindi costretta a prendere atto che non sono state comprese le motivazioni che avevano orientato la decisione di regalare questa festa alla memoria e al ricordo del suo cittadino onorario, al capitano della squadra dei due scudetti. La festa, l’evento pubblico non si farà esclusivamente per il rispetto che l’Amministrazione nutre da sempre per il suo campione e per tutta la tifoseria che lo ha amato e che non lo dimenticherà mai. Resta l’amarezza per le polemiche strumentali e penalizzanti solo di un ricordo”, conclude infine Borriello.