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Un messaggio deciso da parte di Carlo Ancelotti nel corso del dibattito svoltosi a Coverciano tra il tecnico del Napoli, il ct dell’Italia Roberto Mancini e Antonio Conte. L’ex allenatore tra le altre di Real Madrid e Bayern Monaco ha cercato di spiegare la differenza tra l’atteggiamento negli stadi nostrani e quello negli impianti esteri: “È difficile se non impossibile essere insultati in Inghilterra – commenta Carletto -, mentre in Francia non c’è la passione che c’è in Spagna e in Italia. La gente non è così coinvolta e appassionata. In Spagna c’è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c’è negli stadi italiani”.
“In Italia, a livello di cultura siamo indietro, si pensa ancora che una partita di calcio sia una battaglia, invece è un evento e la maleducazione non deve più entrare. Ora abbiamo un vantaggio: che si possono sospendere le partite. Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo”.