Tiemoue Bakayoko salva il Napoli, ma probabilmente per una settimana non farà altro che nascondere alcuni dei problemi di questa squadra che fatica a convincere. A Udine arriva una vittoria insperata per come si stava mettendo, con i friulani che hanno mandato al macero almeno dieci occasioni. Meret ha dovuto salvare più volte i suoi, tradito dagli errori difensivi di Rrahmani che nel primo tempo, in esordio da titolare da horror, ha regalato il pareggio a Lasagna che aveva reso vano il rigore di Insigne assegnato col Var dopo un abbaglio di Pasqua che non si capisce come abbia potuto non vedere il contatto tra Bonifazi e Insigne. Nel secondo tempo le ripartenze dell’Udinese si contano con l’ausilio di supporti digitali, ma Gotti può rammaricarsi per la poca lucidità. Negli ultimi minuti tornano ad attaccare anche i ragazzi di Gattuso e questi viene salvato proprio dall’uomo con cui aveva litigato ai tempi del Milan ma che aveva voluto nuovamente con sé in Campania: colpo di testa del centrocampista e vittoria nel finale che però non può celare il momento difficile che vive questa squadra, lo Spezia è ancora lì a testimoniarlo.
LAZIO OK A PARMA – Non inizia bene la seconda avventura di Roberto D’Aversa sulla panchina del Parma. La Lazio dimostra di aver trovato la giusta quadratura e vince quasi di inerzia, senza troppa fatica, sul campo dei ducali che ancora sembrano troppo timidi e legati a un’idea di gioco ibrida tra quella dell’anno scorso sotto la guida dell’attuale tecnico e i tentativi di cambiare da parte di Liverani. I gol arrivano nella ripresa, ma per tutto il corso del match è la squadra di Inzaghi a comandare le operazioni. Luis Alberto e Caicedo firmano lo 0-2 che mette ulteriormente in difficoltà gli emiliani, ora in piena zona retrocessione, mentre gli ospiti possono tornare a sperare nell’Europa, anche quella che conta di più.