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Un episodio da moviola nel corso di Spezia-Milan, match della trentacinquesima giornata di Serie A. Sugli sviluppi di un’incursione in area di Brahim Diaz, Salvatore Esposito decide di usare le maniere forti per fermare lo spagnolo. L’ex Spal spinge leggermente il suo avversario, poggiando due mani sulla schiena di Brahim, che frana a terra e perde il possesso. L’arbitro fa cenno di continuare e il Var non interviene. Decisione giusta? Al limite. Ma sicuramente non da Var, che in questo caso lascia al giudizio del direttore di gara (Doveri di Roma1) la valutazione dell’entità della spinta. Il rischio corso da Esposito però è grandissimo e le due mani sulla schiena di Diaz aggiungono un elemento diverso dai normali contatti d’esperienza in area. Poi c’è l’entità della spinta da valutare e che Doveri ha ritenuto insufficiente per un penalty. Una situazione al limite, per certi versi anche rara, i dubbi sono tanti e un rigore in questo caso non sarebbe stato un errore.
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