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“Bene in 10 contro 10, meno bene in 11 contro 10“. Bastano poche parole a Josè Mourinho per fare una sintesi di 90′ rumorosi, fisici e spettacolari all’Olimpico in occasione di Roma-Fiorentina 3-1. Due espulsioni, quattro gol, due allenatori esordienti per un classico del nostro calcio: tra giallorossi e viola è il match che si è disputato più volte alla prima partita di campionato in Serie A. Josè Mourinho batte Vincenzo Italiano con vecchi e nuovi protagonisti in giallorosso. Superba la prova di Jordan Veretout che sfora quota venti gol in carriera con la maglia della Roma. Bene anche Mkhitaryan e Pellegrini. Ma la scena è inevitabilmente di Tammy Abraham, autore di due assist e dell’azione che porta all’espulsione di Dragowski. Subito dopo, l’ex Chelsea punta la difesa e serve l’assist dell’1-0 all’armeno. Poi è un’altra partita, la Roma non affonda, anzi subisce l’avanzata dei viola che tengono bene il campo. E nella ripresa cambia tutto: Nicolò Zaniolo, al ritorno dopo due anni, subisce fallo su Gonzalez e riceve il secondo cartellino giallo che lascia in 10 i giallorossi in parità numerica. La Roma subisce il contraccolpo ma soprattuto subisce l’1-1.
La rete è di Milenkovic che festeggia il rinnovo nel migliore dei modi. A differenza di Vlahovic che, ancora al centro delle dinamiche di mercato, non incide e fallisce anche qualche occasione. E la Roma viene su col passare dei minuti grazie al solito Tammy Abraham che prima colpisce una traversa dopo una gran giocata di Pellegrini e poi serve l’assist vittoria per il 2-1 del solito Veretout. Ma non è finita. L’inglese chiede il cambio per un problema fisico, Mourinho fa entrare Shomurodov che spacca completamente la partita con un mix di fisicità, tecnica e velocità. Tutto questo concentrato nell’azione al 79′: azione, dribbling e palla in profondità per l’inserimento di Veretout che fa 3-1. Tanti applausi per la Roma. Tanti applausi, cori e striscioni per Mourinho che ha una media di 2.18 punti a partita nel campionato italiano e tra gli allenatori di Serie A nell’era dei tre punti solo Conte ha fatto meglio. “Sembro già uno di loro, ma non ho fatto ancora niente per loro”, dice Mou nel post partita. L’intesa è già sbocciata, la Roma vuole essere Special.
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