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Eliminato dalla Champions League, alla Juventus restano solo pochi obiettivi stagionali per risollevare le proprie sorti. Thiago Motta però non la passerà liscia e solo un miracolo potrebbe salvare il suo futuro.
L’Olanda non rimarrà tra le nazioni più amate dai tifosi i italiani, dopo che Feyenoord e PSV hanno fatto fuori due squadre che stanno vivendo una situazione delicata. Conceicao e Motta effettivamente stanno attraversando una fase analoga, anche se per il portoghese c’è l’attenuante di aver ereditato una squadra già a pezzi. Per Motta i discorsi sono diversi, più duri forse e con meno alibi, proiettando l’ex Bologna al centro di polemiche che, a ben vedere, trovano radici profonde nei mesi addietro.
Un percorso, quello della Juventus, pieno di alti e bassi che infine è culminato con un’eliminazione che fa male. Partire da un vantaggio, seppure di misura, e farsi recuperare subendo per quasi tutta la partita contro il PSV è stato l’ennesimo campanello d’allarme che la dirigenza non può più far finta di non udire. Sono rimasti ormai in pochi a difendere l’operato di Motta, o meglio a trovare attenuanti che possano per l’appunto declassare le responsabilità dell’italo-brasiliano a semplice “momento sfortunato” della sua carriera. Gli errori sono stati indubbiamente tanti, da parte della dirigenza, da parte del mister e da parte dei giocatori: a farne le spese però sarà Motta.
Motta trema, arriva la sentenza: “Non è in grado di allenare la Juventus”
Eppure in molti avevano creduto a un rilancio della Juventus nelle ultime settimane, seppur timido. Qualche vittoria in campionato, la vittoria nell’andata dei play-off e il nuovo innesto di Kolo Muani avevano regalato buone speranze alla compagine bianconera, la quale però è apparsa spesso senza un’idea chiara di gioco. Fare l’allenatore di una grande squadra come la Juventus non è mai facile, per carità, ma stando alle testimonianze dei numerosi opinionisti intervenuti in questi mesi, gran parte del “merito” è di Thiago Motta.
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E’ della stessa idea anche Massimo Franchi, giornalista di Tuttosport intervenuto sulle frequenze di Radio Radio: “Motta è bravissimo con i giovani. Ha fatto bene con Genoa, Spezia e Bologna. È da sette mesi alla Juve, ma non ha fatto il salto di qualità. Deve tornare indietro, non è in grado di allenare una grande squadra, questo è chiarissimo. Non gli affiderei la Juve dell’anno prossimo, poi è da vedere come finirà la stagione. Se guardiamo i precedenti, e dovesse vincere la Coppa Italia arrivando quarto per esempio, andrebbe licenziato”.