“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un vero appassionato di calcio come Carlo Tavecchio – dichiara il presidente della Figc Gabriele Gravina -, ci lascia un amico dalle grandi qualità umane, molto impegnato nel sociale, e un dirigente preparato, che ha saputo dare voce e dignità alle società dilettantistiche e che non ha mai rinunciato a innovare. L’impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia attraverso il connubio con i club professionistici maschili, l’introduzione in Italia della Goal Line Technology e del Var, così come la scelta in campo internazionale di appoggiare gli attuali vertici di Uefa e Fifa sono state sue felici intuizioni”.
“Carlo Tavecchio era un mio amico e un grande dirigente – ha proseguito l‘attuale presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc, Franco Carraro -. Amava visceralmente il calcio, soprattutto quello dei dilettanti, a tal punto da non voler mancare all’assemblea del Comitato Regionale Lombardia che presiedeva nonostante le sue condizioni fisiche non fossero delle migliori. Se si darà seguito alla sua competenza e passione, il calcio avrà un grande futuro”.