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Adriano Galliani, ha parlato ai microfono di Sky Sport in vista della sfida di sabato contro il Milan: “Sono nato e cresciuto a Monza, la mia vita è sempre stata collegata al calcio e fino a quando sono stato proprietario del Monza ho vissuto qui. Poi quando sono diventato ad del Milan mi sono trasferito a Milano, per respirare l’aria del mio nuovo posto di lavoro”.
Su com’è nata l’idea di prendere il Monza per Berlusconi, racconta: “In occasione di uno dei tradizionali pranzi del martedì gli dissi che c’era il Monza in vendita. Lo disse a tutti e poi mi disse: ‘Vai e fai’. Abbandonai il piatto e lo spaghetto e con Colombo ci siamo subito stretti la mano, al primo incontro. Abbiamo poi rispettato tutto quello che avevamo detto”. Galliani ha poi continuato: “Ho dentro un cuore diviso a metà: da una parte la città dove sono nato, ma i 31 anni di Milan non possono essere cancellati. Obiettivi? Il Presidente ci dice sempre che dobbiamo pensare a fare il massimo. Se pensi allo scudetto magari ti salvi, se pensi a salvarti magari retrocedi”.
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