Serie A

Monza, Galliani: “Berlusconi sarebbe contento di Nesta, l’abbiamo scelto perché simile al gioco di Palladino”

Adriano Galliani
Adriano Galliani, Monza - Foto Alessio Marini/IPA Sport

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione di Alessandro Nesta come nuovo allenatore: “La scelta è ricaduta su di lui dopo molte analisi sullo stile di gioco degli allenatori messi nel mirino. Siamo giunti alla conclusione che Nesta fosse quello più simile al gioco di Palladino. Lo abbiamo scelto da una short list di tre allenatori e sono felice perché la ritengo una decisione coerente per una squadra che ha fatto bene con un determinato stile di gioco e non vuole cambiare tanti calciatori“.

Sulla scelta della data della presentazione: “Nel 2006, esattamente oggi, diventata campione del mondo con l’Italia. È uno dei pochi ad esserci riuscito sia con la Nazionale che con la squadra di club, il Milan, ed è stato uno dei difensori migliori del mondo. Gli auguro un percorso simile da allenatore e sono convinto che farà bene in questa nuova avventura“. Infine, un pensiero per Silvio Berlusconi: “Lo porto sempre con me. È stato il mio maestro di vita e ogni giorni mi sveglio pensando a cosa avrebbe fatto lui. Sono certo che sarebbe stato contento della scelta di Nesta. La prima promozione in A nella storia del club è stata la sua ultima gioia e siamo qui per onorare la sua memoria“.

“Non c’è nessuna trattativa per Colpani, Fiorentina compresa. E’ un nostro giocatori oggi, poi da qui al 30 agosto vedremo cosa succede. Per quanto riguarda Daniel Maldini siamo alle suggestioni non a una trattativa, vediamo”, ha aggiunto. Per quanto riguarda i rinforzi in attacco, ha detto: “Numericamente il Monza è coperto, faremo delle cose se qualcuno esce e possibilmente per migliorare. Vedremo da qui al 30 di agosto”. “E’ partito Valentin Carboni. In questo momento abbiamo 7 attaccanti, tra cui Djuric e Petagna. Siamo coperti in tutti i ruoli, si può cambiare per migliorare ma abbiamo tanti giocatori. Il problema non è numerico ma di qualità”, ha concluso Galliani.

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