[the_ad id=”445341″]
Cinque punti in quindici partite nel 2022, poi la grande rincorsa, spesso claudicante, con tanti rimpianti nel finale, ma con l’ultima spiaggia offerta dal nuovo regolamento: il Verona completa la rimonta e nello spareggio salvezza si guadagna la permanenza in Serie A. E’ 1-3 contro lo Spezia, nel segno di Montipò che para un rigore e qualsiasi cosa, di Ngonge che firma una doppietta, persino di Faraoni che segna il gol iniziale e che poi si fa espellere per salvare un gol: il rigore non viene segnato e il capitano diventa eroe.
L’Hellas salva la pelle al termine di una stagione tribolata, con Cioffi che non ha avuto presa sul gruppo, quindi con l’intuizione Bocchetti, che senza l’ok per andare in panchina è stato affiancato da un altro esordiente come Zaffaroni. La strana coppia che ha dato la scossa, non che sia durata poi tanto, specie in un finale da un punto in quattro partite, peraltro beffardo contro l’Empoli che aveva pareggiato in extremis. E all’ultima giornata, il dramma dell’Olimpico con Dybala che ha salvato l’Hellas dalla retrocessione diretta. Come? Battendo lo Spezia, che è precipitato nell’incubo sportivo pian piano, senza neanche accorgersene, finendo per rovinare tre anni di Serie A con una serie di scelte sbagliate.
I liguri, partiti con Gotti, avevano inanellato una serie di prestazioni positive ma con punti persi nei recuperi, e così la situazione di classifica non era poi così esaltante, ma comunque nella norma per gli aquilotti. Poi, il grande errore, ovviamente col senno di poi: ribaltone in panchina, arriva Semplici che di salvezze è un grande esperto, ma le vittorie sono appena due, peraltro contro Milan e Inter, e una serie di passi falsi che conducono dritti fino allo spareggio salvezza, giornata dopo giornata col morale sempre sotto i tacchi. Ed è questa la grande differenza di stasera a Reggio Emilia: una squadra che non pensava di doversi giocare questo spareggio thriller e che a livello psicologico non era davvero pronta a lottare ha affrontato chi invece non aveva nulla da perdere e con la gran rincorsa si è dato un’ultima possibilità in un tourbillon di emozioni nelle ultime settimane. Alla fine, per quanto visto al Mapei, è tutto meritato: i veneti restano in A, gli spezzini, che col vecchio regolamento si sarebbero salvati, devono ingoiare il boccone amarissimo della retrocessione.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]