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Si fa sentire sul suo profilo Twitter Mino Raiola, dopo essere stato sospeso per tre mesi dalla FIGC a causa dell’illegale trasferimento di Gianluca Scamacca dal Sassuolo al PEC Zwolle. “Questa “squalifica italiana” non è una sorpresa sfortunatamente. Il mio dispiacere è che questa sia una sentenza dominata da volontà politiche che non prendono nella giusta considerazione le ragioni della legge. È una sentenza basata su bugie e basi false. La legge e la giustizia in ogni caso dovrebbero prevalere in ogni sistema corretto e civile e spero che la mia posizione venga riconsiderata nei binari giusti sin dai primi passi di questa storia. Credo che la federazione non si sia dimenticata di me, di quando ho diffuso le mie critiche sul suo ruolo per il disastroso stato del calcio italiano, e anche sul suo ruolo negli ultimi episodi di razzismo. Credo che la mia opinione abbia avuto influenza nella valutazione del caso. Credo nella giustizia contro l’ingiustizia e nella libertà di parola. Farò valere questo in ogni grado di giudizio possibile, perché il mio obiettivo principale è l’interesse del calcio italiano. Combatterò orgogliosamente questa battaglia per ottenere ciò che è conforme con la legge. Questa discussione è “ristretta” al territorio italiano e non ha ripercussione per i giocatori che rappresento”.
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Un duro colpo che il più famoso procuratore italiano sta cercando di cancellare al più presto possibile: la sospensione di tre mesi andrebbe a vanificare il suo principale periodo d’azione, ovvero il calciomercato estivo; non la migliore situazione per colui che rappresenta Ibrahimovic, Pogba, Verratti e Donnarumma.
— RAIOLA (@MinoRaiola) May 9, 2019
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