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“Non mi fido del Bologna, la partita di domani la vedo come una finale. Le finali non vanno giocate bene, ma vanno vinte. Domani conterà soprattutto il risultato. La società non ha ancora vinto ed io sono a 99 vittorie nel massimo campionato“. Parla così Vincenzo Montella alla vigilia di Milan-Bologna, match valevole per la trentasettesima, nonché penultima, giornata del campionato di Serie A. Il tecnico rossonero è determinato e dai suoi ragazzi vuole una solida prova per conquistare i tre punti nel tentativo di perseguire l’obiettivo della qualificazione in Europa League. Risultato che potrà esser vincolato da quello della Fiorentina a Napoli? “Ci dobbiamo adattare a tutte le situazioni. Sapremo già il risultato dei viola, quindi non ci saranno problemi. Non ci devono essere alibi“.
Un posizionamento in classifica che costringerebbe i rossoneri ad affrontare i preliminari della competizione europea anticipando l’inizio della stagione: “Fare i preliminari non sarebbe un problema. Vogliamo fortemente l’Europa League, siamo proiettati assolutamente verso questo traguardo“. Essendo davanti alle altre squadre, i rossoneri si trovano in una situazione di “vantaggio” ma per Montella questo non conta: “Abbiamo l’1% di vantaggio, dipende tutto da noi, dobbiamo contare solo sulle nostre forze e questo è un vantaggio. Molto passerà dalla gara di domani“.
Sulla sfida contro il Bologna, una squadra ben impostata da Roberto Donadoni: “E’ una squadra molto organizzata, con diversi giocatori di talento. Sarà una partita nella quel dobbiamo mettere molta attenzione, il Bologna non mi fa dormire tranquillo. Questa partita va giocata con maggiore lucidità degli avversari. Non è importante giocare meglio degli avversari, ma vincere“.
Argomento modulo, 3-5-2 oppure si varierà rispetto alla trasferta contro l’Atalanta?: “Non sto pensando al futuro. Giocheremo con le tre punte, poi se sono schierate in modo diverse cambia poco. La cosa più importante è l’interpretazione, dipende dalle caratteristiche dei giocatori“. Continua il duello in attacco fra Carlos Bacca e Gianluca Lapadula: “Io ho il compito di valutare la squadra da tutti i punti di vista. Possono giocare inseme, ma la squadra deve imporsi in un certo modo. Ora potrebbe essere il momento per vederli insieme“. Nella nuova disposizione si è parlato molto del ruolo da regista di centrocampo: “Sosa è cresciuto molto, mi ha dato tanto in quel ruolo. Locatelli ha qualità immense, abbiamo rischiato un po’ a schierarlo, ma ha davanti a sé un futuro importante. Montolivo riesce a dare di più i tempi alla manovra e sa leggere bene le situazioni“.
Nei momenti critici della stagione si è parlato di una rottura del legame fra tecnico e giocatori. Montella, però, accerta che il Milan è un gruppo sano ed anche lui, nel rapporto con la squadra, è migliorato nel tempo: “Sono migliorato molto da questo punto di vista. Il Milan ha creato una base importante, abbiamo dato alcune gioie ai tifosi e abbiamo sempre di essere un gruppo sano che è anche andato oltre le proprie possibilità . Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi“.
Montella, inoltre, ha gradito la scelta della nuova maglia per la stagione 2017/2018: “E’ molto bella, è un po’ più rossa quindi più tradizionalista. C’è pure il logo delle 7 Champions League, non solo molte le squadre che possono averle. Mi piace davvero molto. Ho sognato da bambino di indossare questa maglia“.