Rigori, Var e, soprattutto, il solito devastante Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese torna da titolare alla Sardegna Arena e impatta subito alla grande sulla sfida che il Milan, non senza un po’ di fatica, vince sul campo del Cagliari, confermando la vetta della classifica portandosi nuovamente a +3 sull’Inter. I nerazzurri hanno chiamato battendo la Juventus, i rossoneri rispondono presente in terra sarda e semplificano una serata che poteva essere molto complicata anche in virtù delle tantissime assenze di peso, come per esempio quelle di Theo Hernandez e Calhanoglu per Covid-19 e Leao per squalifica, oltre che di Bennacer per infortunio.
I presenti, però, risolvono la pratica. Già al 5′, infatti, è già 0-1 rossonero. Con il solito rigore, visto che ormai la squadra di Pioli è a quota dodici in questa speciale classifica e chi segue al secondo posto è fermo addirittura a cinque. Dal dischetto, a sorpresa, ci va Zlatan Ibrahimovic: lo svedese si procura il penalty con furbizia su Lykogiannis e decide anche di sottrarre a Kessie l’onere di calciare che lui stesso gli aveva conferito. Cragno è battuto e Zlatan IZ back. Da qui in avanti è un primo tempo che corre via su binari favorevoli agli ospiti, che come spesso è capitato in questa stagione una volta passati in vantaggio gestiscono abbastanza bene.
Nonostante un po’ di pressione della squadra di Di Francesco, ormai in caduta libera e con il tecnico a rischio esonero, i rossoneri trovano immediatamente il raddoppio a inizio ripresa ancora con Ibrahimovic e, stavolta, con l’intervento del Var che corregge un errore arbitrale. La rete dello svedese, infatti, viene annullata in un primo momento per fuorigioco, ma rivisto al video è ancora una volta Lykogiannis a beffare i suoi compagni mantenendo in gioco il fuoriclasse del Milan. 0-2 e velleità dei padroni di casa che vengono decisamente abbattute. I sardi non riescono a costruire particolari occasioni e nemmeno la follia di Saelemaekers, che entra e dopo otto minuti è già espulso per due cartellini gialli molto evitabili, riesce a svegliare un Cagliari che attacca sì, ma senza troppa convinzione. I ragazzi di Pioli vincono, ma non sono campioni d’Inverno: servirà almeno un punto contro l’Atalanta per questo riconoscimento che può dare ulteriore morale.