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“Lo spirito mi è piaciuto, posso ritenermi soddisfatto. Per la nostra situazione psicologica è un passo in avanti, la squadra non si è disunita. Questo è uno degli aspetti positivi di questa partita rispetto ai match del passato”. Queste le parole di Moreno Longo nel post partita di Milan-Torino 1-0, posticipo della ventiquattresima giornata del campionato di Serie A. Altra sconfitta per i granata che ora rischiano di essere ingaggiati nella lotta per non retrocedere: “La quota salvezza? Le tabelle non mi piacciono, quando nel calcio fai previsioni spesso e volentieri possono essere sovvertite – ha commentato Longo ai microfoni di Sky – Siamo consapevoli della situazione, siamo nella bagarre di tante squadre che si giocheranno la salvezza e siamo consapevoli di dover andare a battagliare per raggiungere al più presto quello che per noi ora è diventato un obiettivo”.
E sui problemi del Torino a livello di autostima: “Io più allenatore o psicologo? Sono due cose che vanno di pari passo, non si possono tralasciare. C’è da migliorare la proposta di inizio azione, ad esempio, perché questa era una squadra abituata a lavorare in un altro modo. Ma dobbiamo lavorare anche sull’autostima e fiducia”. E ancora: “Quando si subentra bisogna avere un po’ il dono della sintesi per cercare di riuscire a mettere dentro quelle che sono le idee necessarie. La mia è una proposta di gestione palla che per loro è un qualcosa di nuovo, dobbiamo lavorare sui tempi e anche sulla capacità di scelta dell’ultimo passaggio. Spesso per frenesia abbiamo perso diverse palle e non siamo stati puliti dal punto di vista tecnico”.
Infine su Belotti: “Con Andrea stiamo parlando molto. Parliamo di un calciatore di alto livello con grandissime qualità, a livello internazionale può essere un giocatore di grande importanza. Deve lavorare più in funzione della porta, deve sprecare meno energie andando a lavorare in certe zone del campo. In questo può essere decisamente più efficace e può dare un aiuto maggiore. Stiamo cercando di lavorare più sul compagno di reparto”.
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