[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
 “La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale”. Lo ha detto il difensore del Milan Fikayo Tomori in una intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’. “Mi piace e mi piace l’Italia. Il tempo rispetto all’Inghilterra è migliore, la gente serena e tranquilla. La serenità di rilassarsi, bere una tazza di caffè: a Londra sono sempre tutti di corsa – ha aggiunto il centrale arrivato a gennaio dal Chelsea – Il razzismo? Non mi pare che in Italia sia un argomento sul quale focalizzarsi. Mai avuto problemi”.
Per Tomori quello tra Premier League e Serie A “non è un gap così grande. Il campionato inglese è bellissimo, si gioca anche molto d’istinto, qui è un po’ diverso. Ma c’è qualità . Penso ovviamente al Milan, ma anche a squadre come Roma, Juve, Inter, Atalanta, Lazio. La strada da percorrere per tornare al top non è molta – ha sottolineato – Ibra dice che siamo tutti figli suoi? Magari non ci parla come figli, ma ci motiva e ci parla moltissimo. È un esempio per tutti, di dedizione e di carica agonistica“. Tomori ha parlato anche del rapporto con Paolo Maldini. “Averlo come capo dell’area tecnica è come per un attaccante avere a che fare con Messi direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni – ha ammesso – I miei modelli? Sono entrato nella Academy del Chelsea che ero un bambino, quindi è inevitabile dire John Terry. E poi Sergio Ramos, Van Dijk e Cannavaro”. Sul suo futuro il difensore inglese non si è sbilanciato. “Ah, non decido solo io. Mi diverto, mi godo l’attimo, sono felice di essere qui – ha concluso – Al futuro, sinceramente, non penso”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]