Serie A

Milan, Theo Hernandez: “Derby più importante degli altri, voglio la Nazionale. Ibra? Un rompiscatole”

Theo Hernandez - Foto Antonio Fraioli

A pochi giorni dal derby di Milano, il difensore del Milan Theo Hernandez ha concesso un’intervista a Dazn toccando vari temi: “Questo derby sarà più importante degli altri per via della posizione di classifica delle due squadre, sono convinto che faremo una bella partita. Io e i miei compagni non abbiamo paura di nessuno, scenderemo in campo per imporre il nostro gioco e vincere – ha spiegato il calciatore – Sto lavorando duro per diventare uno dei terzini più forti del mondo, come dice Maldini. Mi auguro di esserlo un giorno, ma per il momento mi concentro esclusivamente su me stesso“.

SU IBRAHIMOVIC – E’ impressionante. Arrivare a 39 anni con un fisico del genere è incredibile. Averlo in squadra è un plus, anche se è un gran rompiscatole. Non appena sbagliamo un passaggio ci dice che dobbiamo dare di più, è un compagno di squadra invidiabile. A volte ci rimprovera, ma è giusto che si comporti così“.

SU HAKIMI – Sia io che lui abbiamo fatto un’ottima scelta andandocene dal Real Madrid. Non eravamo felici perché non ci venivano concesse le opportunità di giocare, anche se non mi aspettavo il via libera per la nostra cessione. Hakimi lo conosco personalmente, è un bravo ragazzo e ci assomigliamo. In campo ovviamente siamo nemici perciò non gli dirò nulla nel derby“.

SULLA NAZIONALE – Io e mio fratello Lucas abbiamo uno splendido rapporto. Siamo molto uniti e ci sentiamo ogni giorno. Non parliamo di Nazionale, ma io sto facendo il possibile per andarci. Non posso far altro oltre a lavorare duramente e sperare in una chiamata. L’esultanza contro la Lazio? Era un messaggio per Deschamps. Sono cresciuto in Spagna, ma sono nato a Marsiglia e mi sento francese, come la mia famiglia“.

SUI CALCI D’ANGOLO – Decide il mister. A volte li tiro, altre volte sto in area di rigore ma capita anche che io debba essere pronto per la ribattuta. A me piace stare fuori area pronto a calciare un eventuale pallone che arriva“.

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